Infrastrutture, Ciaccia: 300 miliardi di fabbisogno di opere pubbliche fino al 2020
L'informativa del Viceministro Mario Ciaccia alla Commissione Lavori Pubblici del Senato

Roma, 11 ottobre 2012 - "In Italia, il fabbisogno complessivo di opere pubbliche per il periodo fino al 2020 è pari ad almeno 300 miliardi di euro e per questo la domanda di capitale per investimenti a lungo termine tenderà a crescere, mentre l'offerta non riuscirà a soddisfare la domanda. L'attuale Governo ha scelto pertanto la via, che si sta manifestando vincente, di modellare una forma del tutto peculiare di project bond, adattandola alla situazione dell'economia e delle finanza pubblica italiana".Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia invitato alla commissione Lavori pubblici del Senato, dove ha illustrato la nuova normativa che ha istituito i project bond italiani.
I VANTAGGI DEL PROJECT BOND I vantaggi che si ottengono dai project bond – ha evidenziato Ciaccia - sono costi di finanziamento più bassi nei confronti dei prestiti bancari e temporalità più estese rispetto ai prestiti medesimi. Un altro vantaggio è che la società di progetto può emettere obbligazioni e titoli di debito anche oltre il limite del doppio del capitale sociale e delle riserve disponibili previsto dal codice civile e, quindi, in misura adeguata al finanziamento del progetto da realizzare.
LE OPINIONI IN COMMISSIONE Il senatore Luigi Vimercati (Pd), ha chiesto al vice ministro quale sarà l'impatto che i project bond avranno sul Pil e sull'occupazione, perché "è arrivato il momento di verificare le conseguenze delle riforme realizzate". Ciaccia ha risposto che è ancora troppo presto per valutare gli effetti dei nuovi strumenti. Tuttavia, ritiene che ci saranno investimenti cospicui. Raffaele Ranucci e Marco Filippi, entrambi del Pd, pensano che i project bond possano essere un'opportunità interessante per le società titolari di servizi pubblici locali e che "se questo approccio fosse stato attuato in passato l'Italia sarebbe un po' meno il Paese degli sprechi e un po' più il Paese delle realizzazioni".Il Pdl vorrebbe che lo strumento agevoli anche la realizzazione di opere connesse alla realizzazione di Expo Milano 2015, come le autostrade lombarde, augurandosi che una competizione come quella per le concessioni autostradali possa avvenire anche per le concessioni idroelettriche.