Infrastrutture, investimenti bloccati
In 40 anni s'è perso un primato europeo
Le elaborazioni Ance su dati Eurostat o Ue scattano una foto che non lascia dubbi sulla competitivita` italiana in tema infrastrutturale. Persa negli ultimi 40 anni la partita delle opere pubbliche, che la vede soccombere agli ultimi posti in Europa per dotazione fisica, l`Italia prova a entrare ora nella partita, tutt`altro che facile, del project financing per recuperare il forte gap infrastrutturale cumulato dagli anni `70 a oggi.
Sia chiaro, anche in questa partita dei finanziamenti privati partiamo nettamente in ritardo, come ha denunciato Mario Draghi nel seminario sulle infrastrutture organizzato lo scorso aprile da Bankitalia. In Europa, la Gran Bretagna realizza gia` il 52% delle opere in partenariato pubblico-privato (ppp), la Spagna il 12%, Francia e Germania fra il 4 e il 5%, mentre l`Italia non va oltre il 2%.
Il Governo comunque ci prova e inserisce nel decreto legge sulla crescita in preparazione un cospicuo capitolo per incentivare anche fiscalmente i capitali privati a entrare nelle infrastrutture. Resta il fatto che anche quella del project financing e` una partita ardua senza una partecipazione del Tesoro: vuoi perche` le opere ``calde`` sono tutte sulla modalita` stradale e quelle ferroviarie sono tutte ``fredde`` (quindi non remunerative per un privato) vuoi perche` sostituire il contributo pubblico diretto con gli incentivi fiscali quasi certamente non basta.
Resta la riduzione prevista della spesa pubblica in investimenti per i prossimi anni: pari al 2,3% del Pil in media tra il 2000 e il 2009, e` scesa al 2,1 nel 2010 e un calo ulteriore, all`1,6, e` atteso per il 2012. E resta il problema italiano numero 1: il «divario nelle misure fisiche di dotazione infrastrutturale tra l`Italia e i principali Paesi europei sebbene negli ultimi tre decenni la spesa pubblica per investimenti italiana sia stata superiore a quella media di Francia, Germania e Regno Unito», come denuncia ancora Bankitalia. Molta spesa, poche opere, soprattutto al Sud.