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Briciole di pane

Infrastrutture, la Ue abbia coraggio

Kallas conferma 31,7 miliardi, ma Passera chiede di più

Roma, 25 aprile 2012 – È volato a Bruxelles, ieri, il ministro delle infrastrutture e trasporti, Corrado Passera. E all'eurocommissario che gestisce i temi caldi delle opere, Sim Kallas, ha chiesto il coraggio di investire di più di quei 31,7 miliardi già preventivati per le infrastrutture dei 27 paesi dell'Unione. «È importante che l'Europa abbia il coraggio di aumentare le risorse necessarie, perché fare infrastrutture che servono non vuol dire soltanto dare un contributo all'economia nel breve termine», ha sostenuto Passera al termine dell'incontro, l'ultimo di una lunga serie cominciata nella prima mattinata. «Investire nelle infrastrutture», ha sottolineato il ministro, «porta anche maggiore competitività nel medio periodo, l'Europa deve tenerne conto, mettendo a punto il quadro finanziario pluriennale 2014-2020». Insomma, ha chiesto all'Europa di fare la sua parte per contribuire a rimettere in moto il processo di crescita. E le infrastrutture, come il piano per la riqualificazione delle città, sono un volano di sviluppo sul quale investire, è la convinzione espressa più volte dal ministro. La crescita, «tema sempre più presente negli incontri a livello Ue», ha assicurato il ministro, passa però prima dal consolidamento dei conti. Commentando gli ultimi dati Istat sui salari Passera ha voluto ricordare che è compito del governo «creare le condizioni di recupero di risorse per far sì che la pressione fiscale possa diminuire, a partire dai redditi più in difficoltà».
«Ogni Paese e l'Europa nel suo insieme devono dimostrare di saper mettere in moto quelle politiche di medio periodo che creano crescita strutturale e solida, cioè politiche per l'innovazione e per le infrastrutture continentali», ha dichiarato il ministro allo sviluppo economico e infrastrutture e trasporti che ieri a Bruxelles ha incontrato anche i parlamentari delle commissioni Itre (industria, ricerca ed energia) e Tran (trasporti e turismo) e due faccia a faccia, con il commissario al commercio internazionale De Gucht e con quello ai trasporti Kallas. Le infrastrutture di trasporto sono un tema cruciale per l'agenda del governo, che nel Documento economia e finanzia pubblicato pochi giorni fa specifica linee guida che danno la priorità allo sviluppo dei corridoi della rete transeuropea di trasporto Tent-T. L'obiettivo è abbinare crescita italiana e crescita Ue e utilizzare al meglio i cofinanziamenti europei. Finanziamenti annunciati dalla strategia Connecting Europe Facility (31,7 miliardi di euro per ammodernare le infrastrutture di trasporto europee, costruire i collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature), che Passera si aspetta Bruxelles traduca presto in pratica. In quel piano, sottolinea Passera, «abbiamo corridoi molto importanti che attraversano l'Italia, su tutti abbiamo fatto il punto, e il commissario ha confermato che quello che sta facendo il nostro paese sta facendo è molto in linea con gli obiettivi Ue». Come la liberalizzazione del mercato ferroviario. «Il nostro Paese ha in questo settore uno dei mercati più aperti», ha ricordato il ministro, «e questo è molto apprezzato. Abbiamo aperto anche il mercato del servizio pubblico locale che in Italia può portare a grandi investimenti e a operazioni di ristrutturazione e privatizzazione di servizi su gomma e su ferro».
Investimenti che necessitano di risorse. Uno sforzo che non può essere lasciato solo all'iniziativa degli stati membri.
Quello dei trasporti è uno dei «dossier su cui il nostro paese sta facendo bella figura», ha concluso Passera, «abbiamo fatto il punto con Kallas sia delle risorse sia dei progetti e abbiamo confermato che quello che il nostro paese sta facendo è molto in linea con gli obiettivi europei».
«L'Italia», ha concluso il ministro, «punta molto nella sua agenda per la crescita sulle infrastrutture di rilevanza europea, al centro dei nostri investimenti: abbiamo corridoi molto importanti che attraversano l'Italia e siamo impegnati». Con Kallas Passera ha parlato anche della liberalizzazione del mercato ferroviario: «l'Italia è uno dei paesi più aperti», come è dimostrato dall'inizio dell'attività della Ntv, «il principale concorrente delle ferrovie italiane: pochi paesi in Europa lo possono dire».
Il ministro ha poi ricordato la liberalizzazione del mercato dei servizi pubblici locali, mentre un'altra iniziativa del governo è l'istituzione dell'autorità dei trasporti, che servirà a rendere effettiva ed efficace la concorrenza in questo settore.

Simonetta Scarane e Angelo Di Mambro (fonte: Italia Oggi)