Infrastrutture Lombarde, opere per 3 mld nel 2011
La società della Regione Lombardia ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato lievemente calato a 170 mln ma con un numero di commesse più alto
Milano, 1° giugno 2012 – A dispetto della crisi, Infrastrutture Lombarde ha archiviato un 2011 positivo. La società che fa capo a Regione Lombardia e si occupa dello sviluppo delle infrastrutture sul territorio lombardo (e non solo) ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato lievemente calato a 170 milioni ma con un numero di commesse più alto, sintomo dell'attivismo della società.
Nel 2011 Infrastrutture Lombarde ha gestito 54 contratti per un totale di 3 miliardi (escludendo le opere autostradali), 25 dei quali (per 721 milioni) legati al settore sanitario. «È stato un anno positivo», ha commentato il direttore generale Antonio Rognoni, «perché abbiamo allargato i confini del nostro operato sia su Expo sia in Calabria» (dove la società sta seguendo la costruzione di 4 ospedali i project financing). C'è poi un altro aspetto sottolineato da Rognoni è cioè il fatto che «non siamo più una società che si occupa di ingegneria pubblica, ma abbiamo sviluppato anche competenze economico-finanziarie e ora siamo in grado di dialogare alla pari con tutti gli stakeholder».
Se poi bisogna trovare l'aspetto più positivo del 2011, il direttore generale non ha dubbi: «Essere riusciti a ottenere l'avanzamento fisico delle autostrade, il 40% della Brebemi, il 20% della Pedemontana, oltre all'avvio della tangenziale esterna, previsto l'11 giugno». La crisi si è però fatta sentire, almeno sulla parte immobiliare. Ed è proprio il non essere usciti a incidere nell'alienazione degli immobili ospedalieri (a causa della generale flessione del mercato) uno degli aspetti negativi dell'anno.