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Briciole di pane

Infrastrutture, Lupi assegna 1.478 milioni

Al via anche i 300 milioni per la sicurezza Rfi. Al Cipe i restanti 400, ma per le opere citate serve un miliardo

Roma, 22 luglio 2013 - Sono in arrivo 1.478 milioni di euro «cash» per le infrastrutture, grandi e piccole, prima sostanziosa tranche del fondo sblocca-cantieri da 2.069 milioni creato dal decreto Fare (DI 21 giugno 2013 n. 69), all'articolo 18 c. 1. Tutte opere immediatamente cantierabili, o fondi che servono ad accelerare cantieri già in corso.


Sbloccati 1.778 Mln

È stato infatti varato nei giorni scorsi (il 16 luglio) il previsto decreto interministeriale Infrastrutture-Economia a cui spetta il compito, prima ancora della conversione in legge del Dl 69, di assegnare concretamente le risorse alle singole opere o programmi, comunque già direttamente decisi dall'articolo 18. Il decreto attuativo è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e controfirmato dal collega dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ed è ora alla registrazione delle Corte dei conti.

È pronto anche il piano Rfi di «interventi per la sicurezza ferroviaria immediatamente cantierabili», sbloccato direttamente dall'articolo 18 c. 7 del Dl 69, con finanziamenti per 300 milioni di euro già disponibili a valere sull'Addendum 2012 Stato-Rfi.


Sbloccati per legge

Altre due voci erano state previste direttamente dalla legge: nell'articolo 18, sempre a carico del fondo sblocca cantieri (i 2.069 mln): 90,7 milioni per Autostrade dei parchi (A24 Roma-L'Aquila) e 100 milioni per il piano seimila campanili di piccole opere nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Quest'ultimo programma, tuttavia, è ancora in fase di preparazione tra ministero delle Infrastrutture e Anci.

Poi c'è il piano di edilizia scolastica da 300 milioni di euro, a valere sugli investimenti immobiliari dell'Inail, che lo stesso istituto sta preparando.


I contenuti del Dm Lupi

Queste le ripartizione dei fondi decisa nel Dm Lupi (si veda anche la tabella): al programma Anas di manutenzioni straordinarie di ponti, viadotti e gallerie andranno 300 milioni di euro, agli interventi per la sicurezza della rete ferroviaria (Rfi) 361 milioni (entrambi questi piani sono fatti di piccole opere diffuse sul territorio, che dovranno essere messe in gara entro ottobre al massimo).

Il decreto Lupi-Saccomanni assegna inoltre 90 milioni per colmare un extracosto del secondo lotto della superstrada Agrigento-Caltanisetta (opera da 990 milioni); poi 370 milioni al project financing dell'autostrada pedemontana Veneta (opera da 2,4 miliardi che deve fare i conti con aumenti di costo non previsti dal piano economico-fmanziario concordato in origine con il concessionario italo-spagnolo Sys, e che mettono a rischio il closing finanziario con le banche).

Poi un altro project financing «da aggiustare», la Tem Milano (tangenziale esterna), 330 milioni dal decreto, che servono a coprire minori introiti previsti dal traffico e la difficoltà del socio pubblico Provincia di Milano a effettuare l'aumento di capitale.

Infine 27 milioni per potenziare la ferrovia Torino-Aosta. In tutto dunque 1.478 milioni, a cui si aggiungono i 300 del piano sicurezza Rfi, anch'essi — spiega Rfi — pronti da appaltare e cantierabili in pochi mesi. Si arriva così a 1.778 milioni subito sbloccati.


Da sbloccare

Manca all'appello, dunque, il piano Inail sulle scuole, mentre i restanti 400 milioni del fondo comma 1 (i 2.069 mln) dovranno essere ripartiti, con decisione del Cipe, tra l'elenco di opere citate dal coma 3 dell'articolo 18 del Dl, e cioè Quadrilatetro Marche Umbria, metrò C di Roma, linea 1 del metrò di Napoli, M4 Milano in project fmancing, bretella autostradale Rho-Monza, autostrada Ragusa-Catania in Pf, una quota per integrare il finanziamento della tratta Cancello-Frasso dell'alta capacità Napoli-Bari.

Il fabbisogno per queste opere è molto superiore ai 400 milioni rimasti, ma il ministero delle Infrastrutture ha intenzione nei prossimi mesi di spostare altre risorse già stanziate in competenza e relative a opere con cantieri a rilento, e potrebbero essere anche le stesse opere finanziate con i 1.479 milioni, se non marceranno secondo i tempi stringenti fissati dal Dm alla firma.
 

Alessandro Arona (Il Sole 24 Ore)

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