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Briciole di pane

Infrastrutture, Matteoli: trasporto pubblico locale vera emergenza

Lunedì al ministero incontro per parlare del Terzo Valico dei Giovi. Impegno del governo sul Mose e le strade

Roma, 9 marzo 2011 - "Sono convinto che quella del trasporto pubblico locale sia una vera e propria emergenza-paese su cui sara' necessario aprire un confronto con le Regioni". Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli durante l'audizione che ha tenuto in commissione Lavori pubblici del Senato sugli obiettivi del governo per il prossimo biennio. Matteoli ha ricordato che l'esecutivo ha garantito lo scorso anno al trasporto ferroviario regionale risorse per i contratti di servizio tra Trenitalia e regioni di 1.240 milioni di euro per il triennio, mentre per quanto riguarda il trasporto su gomma "la competenza e' delle regioni - ha aggiunto il ministro - la situazione gestionale e' davvero preoccupante. Se dovessi elencare i problemi che riguardano le competenze del mio ministero non avrei dubbi a mettere al primo posto il trasporto pubblico locale: una situazione che va affrontata con decisione e finora, non ho remore a dirlo, lo abbiamo fatto tamponando di volta in volta, ma il problema rimane serio". Per quanto riguarda le infrastrutture il ministro ha rammentato che l'importo degli interventi approvati e' pari a 50,6 miliardi di euro, mentre le opere appaltate e cantierate ammontano a 22 miliardi. Secondo Matteoli il problema del comparto riguarda soprattutto i tempi che intercorrono tra l'approvazione dell'intervento del Cipe e la cantierizzazione delle opere: "Su questo - ha detto il ministro - abbiamo in cantiere ulteriori norme e atti amministrativi che intendiamo presentare al Parlamento o varare per quanto di competenza dell'esecutivo".

Tra le iniziative mirate annunciate dal ministro il ricorso a strumenti legislativi per attirare capitali privati "o per annullare gli assurdi vincoli che intercorrono tra approvazione del progetto e avvio dei lavori" e il rilancio del piano casa: "Le principali criticita' sono da ricercarsi nel fatto che 14 regioni, attribuendo ai comuni la facolta' di decidere sull'applicabilita', ne hanno di fatto limitato gli effetti. Stiamo cercando di superare queste criticita' identificando sia norme mirate a riqualificare aree urbane degradate anche con interventi di demolizione e ricostruzione sia semplificando le procedure per il rilascio del permesso di costruire". Nel prossimo biennio, ha precisato il ministro Matteoli, il governo continuera' a investire sul Mose, gli aeroporti, i porti, le strade e le ferrovie.

Per quel che riguarda il comparto stradale Matteoli ha annunciato che entro giugno si apriranno i cantieri per i primi 6 km del'asse autostradale Cecina-Civitavecchia: "E in un prossimo Cipe, spero la prossima settimana, sara' esaminato un lotto consistente di circa 15 km del progetto Civitavecchia-Tarquinia". Per il resto il ministro ha assicurato che per la pedemontana lombarda e' in corso la gara, per la BreBeMi sono in corso i lavori, per la Campogalliano-Sassuolo e' stata bandita la gara di concessione, per il collegamento tra il porto di Ancona e l'asse autostradale la delibera sta per essere inoltrata alla Corte dei conti. Il Cipe, ha aggiunto il ministro, "ha approvato l'intervento dell'asse autostradale dell'A12, mentre sull'asse Catania-Ragusa la regione Sicilia non intende mantenere la copertura di sua competenza e ci stiamo lavorando. Questi investimenti attivano 12 miliardi di euro e solo 2 miliardi appena il 16 per cento sono a carico dello Stato". Infine il Piano Sud: "Il Mezzogiorno paga un pesante danno per le inefficienze della rete infrastrutturale. Il Cipe esaminera' la proposta congiunta del ministero delle Infrastrutture e dei Rapporti con le regioni relativa a una prima fase che utilizza i fondi Fas: questo per il completamento dell'asse Salerno-Reggio Calabria, per il collegamento Av/Ac Salerno-Reggio Calabria, le opere compensative a terra per il ponte sullo Stretto, la Olbia-Sassari, l'asse ferroviario Napoli-Bari- Lecce-Taranto, il collegamento ad Alta velocita' Palermo-Catania l'ammodernamento della dorsale ferroviaria sarda", ha concluso Matteoli.

Per quanto riguarda il Mose, l'opera di dighe mobile per proteggere la laguna veneta dall'alta marea "stiamo identificando le modalita' per garantire nel prossimo triennio una cadenza finanziaria annuale di almeno 600 milioni di euro come gia' fatto nel 2008 - ha detto il ministro -. Stiamo approfondendo con la Bei una ottimizzazione del servizio. Sono stato a Venezia recentemente per vedere come procedono i lavori e per alcuni di questi il completamento ci sara' prima del previsto".

Per quanto riguarda le ferrovie, Matteoli ha spiegato che l'emergenza maggiore e' rappresentata dal fabbisogno di manutenzione della rete pari a 1,966 milioni di euro: "Stiamo garantendo una prima tranche di 280 milioni di euro per il 2011. In merito ai nuovi investimenti sulla rete lunedi' abbiamo affidato al General contractor il primo lotto della Brescia-Treviglio. Lunedi' prossimo affrontero' l'affidamento del primo lotto della Milano-Genova meglio conosciuto come Terzo Valico dei Giovi con l'ad di Fs e l'impresa. Per la Torino-Lione presto partiranno lavori del cunicolo de La Maddalena dell'importo di 146 milioni di euro per la quale e' all'esame della commissione Via il progetto preliminare. Per il valico del Brennero ultimamente il Cipe ha approvato la tratta Fortezza-Verona e si stanno affrontando le procedure per la concessione dell'autobrennero".

Sugli aeroporti Matteoli ha ricordato i numeri di Fiumicino con i suoi 135 mila passeggeri al giorno raggiunti quest'estate e i circa 16.200 lavoratori. Ma soprattutto il ruolo dell'altro scalo della Capitale vale a dire Ciampino che movimenta circa 5 milioni di passeggeri l'anno. "Questo traffico va trasferito il prima possibile all'aeroporto di Viterbo di cui si e' decisa la costruzione. C'e' da parte dell'amministrazione e dei cittadini una protesta costante perche' la citta' e' diventata invivibile. Il sindaco di Ciampino si e' rivolto addirittura al tribunale dei ministri contro di me perche' non faccio chiudere l'aeroporto. Ma non pensabile trasferire 5 milioni di passeggeri a Fiumicino".

(Fonte Il Velino)