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Infrastrutture, Passera: 60 miliardi di opere sbloccati entro il 2012

Il ministro vuole intervenire sul contenzioso, le procedure e il costo delle opere

Milano, 6 febbraio 2012 - Entro la fine dell'anno saranno 60 i miliardi di euro che verranno sbloccati per realizzare opere infrastrutturali nel nostro Paese. Lo ha affermato Corrado Passera, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, parlando nel corso della Mobility Conference 2012. "Il Cipe nelle ultime due riunioni di dicembre e gennaio ha sbloccato fasi di lavoro per 20 miliardi, erano tutte cose bloccate, alcune si sarebbero perse come fondi soprattutto quelli europei - ha spiegato Passera -. Adesso ce ne sono altri 20 miliardi da mettere in moto con le concessioni autostradali e aeroportuali e sono già stati individuati altri 20 miliardi di opere prioritarie, in alcuni casi già cantierabili, che ci proponiamo di mettere in opera nel corso dell'anno".

"Quando si comincia a parlare di 40-60 miliardi di opere sono punti significativi di Pil", ha spiegato Passera. "Se poi ci aggiungiamo i moltiplicatori, qualcuno dice due, qualcuno dice tre di lavori che si mettono in moto quando si attivano questi progetti, tocchiamo con mano che il tema infrastrutture è quello che può incidere in maniera importante sulla performance dell'intero Paese". "Paradossalmente il grande ritardo che l'Italia ha accumulato nelle infrastrutture è un'opportunità, un motore di crescita", ha proseguito il ministro nel corso del suo intervento. "Investire in infrastrutture oggi ha effetti anche nel breve periodo ed è un paragrafo fondamentale del capitolo relativo alla produttività e alla competitivià del sistema senza la quale le imprese non possono dare il loro meglio".

Uno dei nodi su cui intervenire è quello del contenzioso. Secondo Passera "bisogna intervenire sul tema del contenzioso nelle procedure di appalto che è una grave causa di ritardi e aumenti di costi". Un altro problema, per il ministro, è il costo delle infrastrutture in Italia, che è gravato da un eccesso di regole che alla fine "lo fa salire sopra a quello medio europeo". Passera ha promesso che il Governo metterà in opera "un'azione senza pace sullo sblocco dei cantieri. Le procedure, nelle loro complessità, si fermano per ogni dove. Abbiamo un gruppo di persone che di mestiere fa solo quello, esaminare le singole procedure e mettere i cantieri in opera".

Secondo Passera, per quanto riguarda le infrastrutture, "c'è un problema di risorse, ma talvolta non è il problema principale. Il problema dei problemi è quello che è impensabile impiegare di 10-15 anni per arrivare ad una decisione. C'è un processo ancora troppo complesso e bloccabile in ciascuna delle fasi". Secondo il ministro "dovremo trovare un meccanismo di condivisione e consultazione con le comunità locali più efficace. E' vero che la consultazione ha impedito di fare cose fondamentali come i rigassificatori, però dovremo inventarci qualcosa per coinvolgere il territorio sulle infrastrutture, sapendo che poi le cose devono essere fatte".

Il settore delle infrastrutture, ad avviso di Passera, ha bisogno di trasparenza e rigore. "Su tutti i progetti infrastrutturali vorremmo creare una specie di trasparenza pubblica, per dire dov'è il progetto, perché è fermo, che cosa si sta facendo". Il ministro ha anche fatto delle considerazioni su come la politica ha gestito negli ultimi anni i progetti di sviluppo delle infrastrutture. "Noi - ha detto il ministro - veniamo da anni in cui ognuno ha messo un pezzo a questo lungo elenco di infrastrutture rendendo tutto importante. Adesso c'è da introdurre rigore sui benefici, non delle singole opere ma del sistema complessivo".

Rivoluzione in vista anche per il trasporto pubblico locale. Il Governo "farà di tutto" per consolidare il trasporto pubblico locale in grandi operatori privati perchè è fondamentale superare l'"abnorme" diffusione della proprietà pubblica nel settore, ha affermato il ministro Passera, nel corso della Mobility Conference 2012. "Il trasporto pubblico locale è frammentato in mille piccoli operatori che non possono che essere inefficienti - ha detto Passera - dobbiamo forzare, con incentivi forti, a consolidare quegli operatori, bacini razionali dal punto di vista dimensionali, che possono poi giocarsela con le procedure del mercato".

"Su questo saremo molto addosso perché è un tema che tocca tutti gli italiani - ha proseguito Passera - perché si possono creare operatori di prima grandezza che se la possono giocare e perchè possono nascere aziende che possono non solo giocarsela ma possono costitutire alcune nuove grandi imprese nel paese nei prossimi anni". "Sono il primo a essere convinto che non c'è correlazione tra 'privato buono e pubblico cattivo' - ha concluso - però non c'è dubbio che l'abnorme diffusione della proprietà pubblica di aziende locali è da superare. E noi faremo di tutto perché da queste situazioni possano nascere grandi operatori".

Passera ha affrontato anche il tema degli aeroporti. Una delle priorita' del governo sarà quella di "dare entro breve un senso alla numerosità degli aeroporti in Italia".

Mario Avagliano e Laura Perna

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