La "cattura di valore" si fa strada
Quadrilatero & tecniche di finanziamento
Da anni assistiamo ad un forte squilibrio tra la crescita della domanda di mobilità e la realizzazione di infrastrutture in grado di soddisfarla. La legge obiettivo è riuscita a dare la giusta scossa al sistema degli appalti, snellendo e velocizzando le procedure, ma la recente crisi economica globale che, oltre a noti problemi, farà tanta paura ancora per molto tempo, rischia di frustrare ulteriormente la domanda di mobilità.
In molti hanno cercato di trovare una soluzione, almeno al problema finanziario. Come spesso accade quando si è alle strette, una alternativa al drenaggio delle limitate risorse pubbliche si trova.
Si chiama “cattura di valore” e la sta sviluppando la Quadrilatero Marche-Umbria, una società pubblica controllata dall’Anas e partecipata dagli enti locali. Questa società sta costruendo e potenziando infrastrutture viarie strategiche per le due regioni, l’asse Perugia–Ancona e l’asse Foligno–Civitanova Marche. L’obiettivo che ha è costruire, risparmiando i quattrini dello Stato.
L’idea che ne è alla base è molto semplice: il potenziamento o la realizzazione delle infrastrutture viarie, oltre che a migliorare la qualità della vita del territorio, creano le condizioni per un incremento dello sviluppo economico. Una parte di questo beneficio economico viene intercettato, “catturato”, per cofinanziare i lavori sull’infrastruttura stessa.
La novità ha interessato anche i ricercatori della Bocconi che, tramite il Certet, hanno pubblicato un volume sull’argomento (“Il finanziamento delle infrastrutture di trasporto” ed. Egea), passando al setaccio tutta l’operazione con una sostanziale benedizione.
Gli advisor che hanno seguito tutta l’operazione, assistendo la Quadrilatero, sono di primissimo piano: PriceWaterhouseCoopers, Cassa Depositi e Prestiti e Unicredit Banca.
In sostanza il modello consiste nell’insediamento di nuove attività produttive, sviluppate da privati per mezzo di concessioni, in predeterminate aree (chiamate “Aree Leader”) adiacenti o connesse alle realizzande infrastrutture viarie. Queste attività (piastre logistiche, centri commerciali, alberghi, poli fieristici, servizi alle imprese) produrranno un valore economico che in parte sarà trasferito alla Quadrilatero per cofinanziare i lavori viari.
La Quadrilatero ha previsto diverse modalità di “cattura di valore” da attuarsi nell’arco temporale di trenta anni. I privati che si aggiudicheranno la concessione dei terreni destinati agli insediamenti produttivi pagheranno un canone. Inoltre, sempre per trenta anni, la Quadrilatero si è assicurata, con accordi di programma firmati con gli enti locali, il gettito ICI generato dagli immobili destinati alle attività produttive da svilupparsi nelle suddette Aree, nonché un contributo una tantum commisurato al 70 per cento degli oneri di urbanizzazione secondaria e del costo di costruzione.
Inoltre, coerentemente con le disposizioni della legge 580 del 1993, è previsto un contributo da parte delle Camere di Commercio interessate dalle realizzande infrastrutture. Il legislatore ha infatti stabilito che, per opere come il Progetto Quadrilatero che generano aumento della produzione e miglioramento delle condizioni socioeconomiche del territorio, gli Enti camerali possano aumentare per gli esercizi di riferimento la misura del diritto annuale fino a un massimo del 20 per cento da destinare alla realizzazione di tali infrastrutture.
Nell’ambito del Progetto Quadrilatero hanno aderito al dettato della legge 580/93 le Camere di Commercio di Macerata e Perugia, con lo scopo di investire queste risorse in una politica infrastrutturale responsabile orientata alla crescita e allo sviluppo economico regionale.
L’obiettivo finale è far risparmiare alle casse dello Stato almeno il 20 per cento del costo dell’intera infrastrutturazione viaria che ha un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro. Intanto i lavori sui due assi viari sono partiti nel 2007 e si prevede l’ultimazione entro il 2013.
Per quanto riguarda la “cattura di valore”, una prima tranche di otto “Aree Leader” è stata approvata dal Cipe, ne sono previste complessivamente quindici e forse più. Nel luglio del 2009 sono stati pubblicati i bandi di gara per le prime due aree: una piastra logistica presso Fabriano (AN) ed un centro servizi, dedicato alle attività produttive e commerciali per le aziende del settore tessile presso Valfabbrica (PG). A novembre sono state messe sul mercato altre due aree, quella di Falconara (AN) per un polo fieristico direzionale e quella di Gualdo Tadino (PG) per aree di sosta attrezzate.
L’offerta è essenzialmente rivolta alla figura dei developer come branche Real Estate di grandi banche, Fondi, operatori immobiliari e property developer.
E’ una grande sfida per la prima volta sul banco di prova in Italia. Anche se il contesto economico non è al momento dei migliori c’è da augurarsi che il mercato sappia cogliere questa interessante occasione che al suo interno contiene anche un potente antidoto per rilanciare l’economia.
I riconoscimenti istituzionali ed accademici
Il “Progetto Quadrilatero” è stato indicato nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria – Programma delle Infrastrutture Strategiche del luglio 2005 e del giugno 2007, relativo al periodo 2008-2012, quale possibile riferimento per la costituzione di analoghi organismi cui affidare la gestione degli interventi infrastrutturali.
La Commissione Europea inoltre, nell’ambito del Forum Annuale “Open Days” (promosso dalla Direzione Generale per le Politiche Regionali e dal Comitato delle Regioni Europee), ha presentato il “Progetto Quadrilatero” ai rappresentanti delle altre Regioni Europee, quale modello di riferimento per individuare nuove forme di cofinanziamento ad integrazione delle risorse pubbliche per la realizzazione di progetti strategici di sviluppo territoriale.
Il “Progetto Quadrilatero”, infine, è stato preso in esame a livello Accademico, dall’Università Bocconi, come strumento innovativo per la realizzazione di infrastrutture viarie attraverso la formula di un finanziamento attraverso strumenti di PPP (partenariato pubblico privato).