Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

La Commissione europea apre ai titoli per finanziare le infrastrutture

Nuove obbligazioni comunitarie per finanziare alcuni grandi progetti

Roma, 8 settembre 2010 - L’idea di emettere Eurobond per finanziare i grandi progetti infrastrutturali piace alla Commissione europea che intende presentare una proposta operativa in cui sarà coinvolta anche la Banca europea per gli investimenti (Bei). Ad annunciarlo è stato il presidente dell’esecutivo comunitario, Josè Manuel Barroso, in occasione del suo primo discorso sullo stato dell’Unione.

Un progetto, quello degli Eurobond per le infrastrutture, che «vediamo in termini molto positivi», ha commentato a caldo da Bruxelles il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha rassicurato l’Europa dicendo che in Italia non ci sarà un autunno di emergenza.

Nel corso del suo intervento davanti agli europarlamentari riuniti a Strasburgo, Barroso ha comunque sottolineato la necessità di «esplorare» nuove forme di raccolta dei fondi necessari per la realizzazione delle grandi opere di respiro europeo. «Un euro speso a livello europeo rende più di un euro speso a livello nazionale» e la raccolta comune di fondi «consente agli Stati di tagliare i costi, evitare duplicazioni e ottimizzare la resa degli investimenti».

E questo nonostante le perplessità ribadite ancora oggi dalla Germania che in questi anni ha sempre respinto l'idea degli eurobond per paura di creare nuovo debito e pesare sul rating nazionale. Il ministro delle finanze tedesco, Wolgang Schauble, ha infatti ribadito i dubbi di Berlino: "Si tratta di idee - ha detto Schauble - che una volta che ci si allontana di qualche chilometro da Bruxelles appaiono un pò irrealistiche".

Per il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, l’emissione di Eurobond è un’idea "positiva e intelligente" perchè consentirebbe il coinvolgimento volontario dei cittadini europei in opere destinate a sostenere la crescita e l’occupazione senza la necessità di introdurre nuove imposte.

  Il discorso del Presidente della Commissione europea sullo Stato dell'Unione 2010 - 7 settembre 2010