Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

La top list delle 225 maggiori imprese di costruzione nel mondo

Come ogni anno la Engineering News Record - ENG ha pubblicato la classifica dei maggiori International Contractors e relativi risultati del 2011

Roma, 12 settembre 2012 – “A dispetto di alcune avversità e incertezze, il mercato delle costruzioni nel mondo ha mostrato una sorprendente forza  per le maggiori imprese del settore. Dopo i magri risultati del 2009 e 2010, il fatturato per le maggiori International Contractors è cresciuto lo scorso anno, come risulta dai bilanci  delle  Top 225 maggiori società, monitorate dalla ENG.  Nell’insieme queste imprese hanno generato un fatturato complessivo di 543,2 miliardi di dollari , per i progetti realizzati fuori dai loro paesi, con una crescita del 18% rispetto al 2010. Tuttavia i manager interpellati che lavorano nel mercato internazionale hanno espresso cautela circa il futuro”
Questo è il responso della ENG (Engineering  News Record) , un’organizzazione specializzata nell’analisi dell’industria delle costruzioni nel mondo con sede negli Stati uniti , considerata la  Bibbia del settore. Come ogni anno la ENG  ha pubblicato  il 28 agosto la lista delle Top 225 International Contractors  e relativi risultati per l’anno 2011.
Nell’analizzare i cambiamenti intervenuti nelle imprese che fanno parte della lista sono citati due casi di rilievo. Il gruppo spagnolo ACS, guidato da Florentino Perez, patron del Real Madrid, avendo più del 50% delle azioni, ha acquisito il controllo del gigante tedesco HOCTIEF nella primavera del 2011, nonostante le resistenze incontrate in Germania. ACS  risente della crisi  che investe la Spagna e ha accusato una perdita di 1,23 miliardi di euro nel primo semestre 2012  dovuta ad “accantonamenti per la controllata IBERDROLA e ad altri elementi straoridinari”. Ma il fatturato è quasi raddoppiato a 18,83 miliardi di Euro, grazie all’inclusione della HOCHTIEF e al fatto che ormai l’81%   dell’attività del Gruppo si realizza all’estero.
La seconda novità riguarda l’Italia e concerne  la scalata al Gruppo IMPREGILO,  conclusosi  a luglio quando la Salini Costruttori con il 30% delle azioni ha avuto la meglio sulla famiglia Gavio che deteneva anch’essa il 30%. Il Report di ENG  scrive che Salini Costruttori : ” è stato abile a usare il  suo 30%  per  convincere gli azionisti a nominare un nuovo management della società e rimuovere il precedente board , gradito a Gavio.  Salini ha presentato all’Assemblea degli azionisti  un piano industriale in cui si prospetta  una fusione fra le due società allo scopo di creare il più grande Gruppo italiano nel settore delle costruzioni e infrastrutture, ma Gavio ha presentato un ricorso alla magistratura circa presunte irregolarità  del voto, a cui spetta la decisione finale.  
Scomponendo il fatturato globale ( 543 mld)  per settori si scopre che il 26,8% è stato generato dai trasporti (strade, autostrade, ferrovie, metropolitane), il 23% dal petrolio (prospezioni, oleodotti), il 20% da edifici (edilizia pubblica e privata),  il 10,4% dall’energia (centrali, impianti eolici, solari), il 6,5% da costruzioni industriali, il 6% dall’acqua (acquedotti, trattamento delle acque). Riguardo alla  provenienza geografica  si vede che i progetti realizzati in Asia e Australia hanno prodotto il 24,8% del totale, quelli in Europa il 22%,  Medio Oriente (in particolare negli Emirati Arabi) il 18%,  Sud America l’11%,  Stati Uniti l’8,5%,  Africa centrale e meridionale 7,3%, Nord Africa 5,5%, Canada 4,5%.    
Guardando la lista delle TOP 225 International Contractor  2012 non ci sono novità e scostamenti di rilievo rispetto a quella del 2011. La classifica delle imprese definite  “International Contractor”   in termini di fatturato , realizzato al di fuori del  proprio paese vede al  primo posto la tedesca  HOCHTIEF seguita da la spagnola ACS che ne ha il controllo,  con un fatturato di 31,8 miliardi di dollari e di 31,2 mld rispettivamente, al terzo posto la francese VINCI con 18,6 mld. Al 4° posto si piazza l’austriaca STRABAG SE che ha guadagnato 4 posizioni,  seguita dalla statunitense BECHTEL con 16,7 mld e dalla italiana SAIPEN (che opera solo nel settore petrolifero) con 14,1 mld, che mantiene la sesta posizione.   Al 7° posto l’americana FLUOR Corp. con un fatturato di 13,5 mld, seguita dalla francese BOUYGUES con 12,6, dalla svedese SHANKA con 12,3 mld e dalla cinese CHINA COMMUNICATIONS CONSTRUCTION GROUP con 9,5 mld.
Se invece si guarda alle imprese definite : “Global Contractor” in cui al fatturato realizzato all’estero si aggiunge anche quello realizzato nel proprio paese, troviamo nei primi tre posti imprese cinesi : la CHINA RAILWAY GROUP con quasi 80  mld di dollari di fatturato nel 2011 di cui il 95% conseguito in Cina , seguita da CHINA RAILWY CONSTRUCTION CORP. con 77,3 mld, e da CHINA STATE CONSTRUCTION ENG. con 68,3 mld quasi interamente realizzati in patria. Al quarto posto troviamo la francese VINCI con 52,4 mld di cui 18,6 conseguiti all’estero e la cinese CHINA COMMUNICATIONS CONSTRUCTION GROUP (già citato) con 46,1 mld, di cui 9,5 conseguiti all’estero. Seguono il gruppo spagnolo ACS con 42 mld di fatturato di cui 31 realizzato all’estero, la tedesca HOCHTIEF con 33,7 mld, di cui 31,8 all’estero, la francese BOUYGES con 31,6 mld, di cui 12,6 all estero e la statunitense BECHTEL al 10 posto con 25 mld di fatturato di cui 16.7 all-estero.
Le imprese italiane occupano, ad eccezione della SAIPEN del Gruppo ENI, che rimane stabile al 6 posto,  le parti medio/basse della classifica. Al 36 posto fra le International Contractor troviamo MARIE TECNIMONT con sede a Roma con un fatturato estero di 2,8 mld   di dollari e di 3,2 complessivo,   un-impresa poco nota in Italia, diventata un player internazionale nell-ingegneria  e attivo nei settori  oil gas, petrolchimica, power, energie rinnovabili, infrastrutture. Seguono al 37 posto il Gruppo TECHINT e al 41 la DANIELI  due gruppi che operano nell-impiantistica  e nelle infrastrutture industriali. La prima impresa di costruzioni  rimane IMPREGILO al 49 posto con un fatturato di 2,18 mld di dollari conseguiti all-estero, seguita al 59 posto dal Gruppo ASTALDI che recupera 6 posizioni e con un fatturato estero di 1,6 mld e al 71 da SALINI Costruttori che risale di 9 posizioni con un fatturato estero di 1,4 mld. Seguono GHELLA Spa al 103 posto e BONATTI al 106 con fatturati sotto il miliardo di dollari. Il confronto  denota ancora una volta il nanismo delle imprese italiane che devono competere con giganti  molto pi\ attrezzati, diversificati e con   capacita’ di attrarre capitali, tecnologia, risorse.

Giancarlo Pasquini