L'alta velocità della Mecca finisce agli spagnoli
Un mega-contratto da 6,7 miliardi strappato alla francese Tgv
Roma, 28 ottobre 2011 -I francesi del Tgv si sono fatti soffiare una grande commessa araba. Un consorzio formato da Sncf, le ferrovie transalpine, e da Alstom, associato al gruppo saudita Al Rajhi, ha perso un mega-contratto da 6,7 miliardi di euro per la costruzione del collegamento ferroviario ad alta velocità che permetterà alle città sante di Medina e La Mecca di essere collegate al porto di Gedda. Ad aggiudicarsi l'ordine è stato un consorzio di 12 aziende spagnole, tra cui Renfe e l'operatore Adif, in tandem con due realtà saudite.
Delusione, ovviamente, a Parigi, mentre da Madrid cantano vittoria. Il ministro spagnolo dei trasporti ha espresso soddisfazione per quello che viene definito il più grosso contratto internazionale mai ottenuto dal paese. In Francia, se nessun commento è uscito dal quartier generale di Sncf, Alstom ha diramato un sobrio comunicato nel quale si legge che i due partner si dicono dispiaciuti per non essere stati scelti. Un portavoce di Tgv ha osservato che il prezzo proposto era competitivo e che l'offerta francese era di qualità e affidabile. Ma gli spagnoli hanno avuto gioco facile nel far sapere che, a far pendere la bilancia a loro favore, sono stati proprio l'offerta economica più competitiva e una proposta tecnica di uguale livello.
Il ministro dei trasporti di Parigi, Thierry Mariani, ha parlato apertamente di delusione, anche perché il 30% di ribasso messo sul piatto non è bastato per vincere. Gli spagnoli, ha sottolineato il rappresentante del governo, non hanno progetti a livello nazionale e, dunque, sono molto agguerriti fuori dai loro confini. Quello che si legge tra le righe è che gli spagnoli hanno venduto a basso prezzo il loro Tgv. Intanto le critiche piovono a raffica: problemi di prezzo, di lobbying, un prodotto che non corrisponde alle attese dei clienti.
La sconfitta, quindi, brucia. Anche perché, oltre a un contratto, si sono persi notevoli ricavi legati al pellegrinaggio annuale alla Mecca, dove si recano 2,5 milioni di musulmani. La nuova linea di 450 chilometri ospiterà in media più di 160 mila viaggiatori al giorno, per un totale di 60 milioni di passeggeri all'anno. Un altro smacco è rappresentato dal fatto che il modello Tgv, molto apprezzato in Francia, fatica a imporsi all'estero come referente. E ora un insidioso concorrente si trova proprio al di là dei confini francesi.