Le attuali problematiche del Project Finance
Il Report europeo sul partenariato pubblico privato
Dal Report europeo sul partenariato pubblico privato (ppp), dello studio legale Dla Piper e dell’European ppp expertise centre, presentato a Milano nei giorni scorsi, emerge un continuo interesse rivolto verso il partenariato pubblico-privato. Inoltre è stato evidenziato che, nonostante la crisi economica, gli Stati Europei continuano ad avere un forte interesse verso il partenariato pubblico privato. C’è di più, l’interesse nel complesso è cresciuto. Lo studio ha analizzato la posizione dei singoli stati membri sul partenariato pubblico privato (peculiarità locali, condizioni predominanti del mercato) ipotizzando, anche i possibili sviluppi in futuro delle sue varie forme. La cosa che emerge in maniera preponderante dall’analisi sui singoli stati membri è che tutti considerano gli investimenti nelle infrastrutture come uno strumento efficace per superare la crisi economica. Inoltre la Commissione Europea ha indicato il partenariato pubblico privato come lo strumento principale per realizzare le infrastrutture.
Il report evidenzia una serie di problematiche che gli operatori del mercato devono affrontare e ipotizza anche delle soluzioni. Negli Stati Membri ci sono delle problematiche, ma, alcune sono più importanti e sono presenti in tutti Paesi come: la difficoltà ad ottenere finanziamenti dalle banche, il problema della riduzione della durata dei finanziamenti, l’aumento del prezzo del credito e la necessità di rapporto equità-debt più elevato rispetto al passato. È comune a tutti i Paesi anche la necessità, da parte degli operatori, di ricorrere allo Stato per fronteggiare, con misure ad hoc, le difficoltà scatenate dalla crisi.
Per quanto riguarda l’Italia le iniziative di Project Financing devono affrontare, oltre alla crisi, anche le novità apportate dal terzo correttivo del Codice appalti che se da un lato ha snellito la normativa dall’altro ha prodotto dei dubbi interpretativi che possono bloccare le iniziative.
Anche l’Osservatorio Oice-Informatel dell’Oice, ossia l’associazione delle società di ingegneria e architettura, a gennaio ha fatto il punto sul 2009. È emerso che probabilmente è stato l’anno più deludente per il Project Financing, infatti gli avvisi, emessi dalle amministrazioni pubbliche, per sollecitare le proposte dei promotori sono stati 46, di cui 34 con un valore noto per 151.590.199 di euro. Se si confronta il dato con quello del 2008 emerge che erano stati pubblicati 281 avvisi di cui 266 con valore noto per 2.484.331.715 di euro.
Tutto ciò indica che il settore pubblico non sta più sollecitando proposte dai soggetti privati (promotori) come in passato ma sta proponendo direttamente le iniziative. Questo sembra quantomeno strano considerando quanto detto in precedenza ovvero che la Commissione Europea ha indicato il Project Financing come strumento per realizzare le infrastrutture e che i sostenitori del partenariato pubblico privato lo indicano come strumento per rimediare alla scarsità di fondi pubblici e al gap infrastrutturale del nostro Paese.