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Briciole di pane

Le Giornate Italiane del Calcestruzzo: a Piacenza lo stato dell'arte del settore

Presenti oltre 170 espositori alla più importante manifestazione europea del comparto patrocinata tra gli altri da MIT, Esercito Italiano, Anas, Enac e Aiascat

Piacenza capitale europea del calcestruzzo. Dal 29 al 31 ottobre ritornano le Giornate Italiane del Calcestruzzo, la più importante rassegna continentale del comparto. Giunta alla terza edizione, presenterà su una superficie di 11mila metri quadri del quartiere fieristico, l’offerta espositiva di oltre 170 aziende, tra cui i principali player nazionali e internazionali del settore. In mostra, costruttori di macchine, attrezzature, materiali e prodotti chimici. Una vetrina esaustiva sulle tecnologie più innovative applicate alla filiera del calcestruzzo che comprende anche la demolizione delle strutture in cemento armato, il riciclaggio e il trasporto degli inerti.

"La situazione attuale delle infrastrutture nel nostro territorio - ricorda Francesco Rolleri, presidente Confindustria Piacenza - è particolarmente compromessa, per cui vi è prima di tutto la necessità di investire una parte dei fondi che stanno arrivando dall'Europa in opera di manutenzione straordinaria. A questo aggiungerei i progetti di miglioramento che sono fondamentali per dare una ulteriore spinta all'economia delle nostre imprese. Le giornate italiane del calcestruzzo rivestono pertanto una valenza importante per fare il punto sullo stato dell'arte e su quello che dovranno affrontare le amministrazioni pubbliche e le nostre imprese. Il potenziamento delle nostre infrastrutture è la base da cui partire per il rilancio italiano per cui queste tre giornate sono fondamentali". La kermesse dunque si pone come punto d'incontro tra le istituzioni politiche e gli operatori.

"La manifestazione avverrà in piena sicurezza - assicura Giuseppe Cavalli, presidente Fiera Piacenza Expo - in quanto abbiamo applicato protocolli rigorosi sia per gli espositori che per i visitatori. Ci siamo avvalsi delle competenze di tecnici ed esperti in materia per garantire che il Gic, che per platea di espositori e visitatori ha un rilievo internazionale, si svolga nel migliore dei modi".

"La manifestazione - spiega Fabio Potestà, direttore della Mediapoint & Exhibitions organizzatrice della mostra-convegno piacentina - si svolgerà in una cornice di assoluta eccellenza per quanto riguarda il settore di riferimento. E questo lo si vede anche dai patrocini, che sono il termometro per misurare il livello e il profilo di autorevolezza di una manifestazione come questa. E a proposito di patrocini, l'ultimo arrivato in termini di adesione è quello dell'esercito italiano, ed ha un volare importantissimo perché dell'Esercito Italiano fa parte anche il Genio Civile; inoltre, in caso di calamità l'Esercito coordina le attività di Protezione Civile. Ma non possiamo dimenticare, solo per citarne alcuni, quello del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, di Enac, Anas, Aiascat e di tutte le più importanti associazioni di categoria, anche quelle estere, perché sia in Italia che all'estero il gic è considerata la manifestazione di riferimento per il mercato italiano. Siamo quindi una manifestazione di dimensioni ridotte in termini di metri quadrati, ma con una qualità unica".

Il segmento delle costruzioni in Italia rappresenta l'8% del pil. Le imprese del comparto hanno mostrato dal 2017 al 2018 una continua ripresa, con una crescita del fatturato e del valore aggiunto dell'intera filiera rispettivamente del 3,3% e del 3,4%. Nel 2018 i consumi di cemento nel mondo sono aumentati del 3% rispetto al 2017, superando i 4 miliardi di tonnellate. A trainare il mercato è la Cina (+3%), ma sono in crescita anche in generale i mercati asiatici, il Nord America (+2%), mentre rallenta il consumo in America Latina (-1%). Consumi in aumento anche in Europa Occidentale (+1%), soprattutto per Spagna, Francia, Germania e Italia che ha registrato un aumento dell'1% nel 2018 rispetto al 2017, con un consumo di 18,9 milioni di tonnellate di cemento. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2018, la produzione di cemento si è attestata a 19,3 milioni di tonnellate. La crescita è stata del 3,1% al Nord, mentre nel Centro e nel Sud la produzione si è contratta rispettivamente del 5,9% e del 2,4%. Invariata nelle isole. In crescita anche la produzione del calcestruzzo preconfezionato: +1% rispetto al 2017, ovvero 27,67 milioni di metri cubi. In timida crescita anche il consumo nazionale di cemento: +1,5%, pari a 18,98 milioni di tonnellate, nel 2018 rispetto al 2017. I dati relativi all'export/import confermano il primato dell'Italia come paese esportatore. Nel 2018 il nostro Paese ha inviato all'estero circa 2,2 milioni di tonnellate di cemento e clinker (l'11,4% della produzione) in crescita del 7,8% rispetto all'anno precedente. Con una quota del 26,5% la Francia si è confermata come principale mercato per il cemento italiano, superando la Svizzera (16,6%), Malta (16,4%) e Spagna (16,3%). La capacità produttiva nel 2018 è stata di circa 32 milioni di tonnellate di cemento. In forte miglioramento la capacità produttiva utilizzata negli impianti del Nord e dell'area insulare del Paese, in peggioramento invece quella del Centro e del Sud. La distribuzione territoriale delle unità produttive vede la presenza del 39% degli impianti al Nord, del 16% al Centro e del 45% al Sud e nelle Isole.