Per le infrastrutture del Nord Ovest mancano 13 miliardi
Assolombarda lancia l'allarme per le opere in Lombardia in vista dell'Expo
Torino, 30 gennaio 2013 - Per la realizzazione delle infrastrutture del Nord Ovest mancano 13 miliardi di euro. E’ il deficit che emerge dal Rapporto Oti 2012 curato da Assolombarda, Confindustria Genova e Unione Industriale di Torino che, come ogni anno, fa il punto sullo stato di avanzamento dei progetti più importanti per quest’area del Paese. L’analisi effettuata non lascia spazio a dubbi: occorre investire di più per dotare il Paese di infrastrutture adeguate e vitale per la ripresa dell’economia. A preoccupare più di tutto è la situazione in Lombardia. “Queste infrastrutture – ha commentato Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda - sono opere vitali. Basta con gli escamotage: le merci e i passeggeri in circolo nel globo sono in aumento e c’è necessità di servizi adeguati”. Per capire meglio la situazione bastano pochi dati. Delle 24 opere infrastrutturali monitorate in undici anni solo in Lombardia dal rapporto Oti, solo 5 sono state concluse (per un importo di 8 miliardi di euro), 10 sono in corso di realizzazione (costo 16 miliardi, con una disponibilità attuale di 6 miliardi), mentre la spesa di quelle da avviare è di circa 4 miliardi, con una copertura di poco superiore al miliardo. Nell'ultimo anno, spiega ancora il Rapporto, rispetto a quello precedente, è stata completata un'opera, 11 progetti hanno avuto avanzamenti, tra cui l'apertura dei cantieri della Tangenziale Est Esterna di Milano (Teem), mentre 8 opere sono rimaste pressoché ferme. Una situazione critica anche in vista dell’Expo 2015. A questo proposito, gli estensori del Rapporto spiegano che “è ormai impossibile che Pedemontana e Teem siano disponibili per il 2015 nella loro interezza, con nubi che si addensano sulla continuità finanziaria delle due opere”. In totale, infatti, occorre trovare ancora oltre 1 miliardo di capitale sociale e quasi 4 miliardi e mezzo di capitale a debito sui mercati finanziari. E “sul fronte delle opere connesse” per Expo 2015 “la situazione appare in grave ritardo”, ha aggiunto il vicepresidente di Assolombarda Giuliano Asperti. L’unica opera autostradale che potrebbe entrare in esercizio nei tempi previsti, ossia entro la seconda metà del 2014, è la Brebemi. “Queste infrastrutture – ha commentato ancora Meomartini - sono opere vitali per la Lombardia e, di conseguenza, per l'Italia, che è collegata all'Europa ed al mondo tramite questa regione. Chiunque governerà il territorio lombardo troverà in Assolombarda un alleato critico ed autocritico, ma in ogni caso si dovrà insistere, insistere, insistere per adeguare le nostre infrastrutture agli standard mondiali e restare competitivi”.