Le infrastrutture in Italia: stato di avanzamento
Piano delle Infrastrutture Strategiche, lavori in corso per il 62% dei progetti
L’introduzione di uno specifico paragrafo, nell’Allegato Infrastrutture del 7° Documento di Programmazione Economica e Finanziaria di giugno 2009, dedicato alla percentuale di avanzamento programmatico delle infrastrutture strategiche avviate, deriva dall’esigenza di distinguere le opere già avviate da quelle che si trovano ancora in fase istruttoria o di proposta programmatica.
Si tratta, in sostanza, di un tentativo di seguire in maniera precisa e puntuale lo stato di avanzamento delle opere infrastrutturali in Italia, evidenziando la percentuale delle disponibilità impegnate rispetto ai costi deliberati dal CIPE per ogni progetto, inserito nella Legge Obiettivo del 2001, che abbia registrato un’attivazione. Tale monitoraggio viene effettuato sia a livello nazionale che in rapporto ai valori registrati nel Mezzogiorno.
Da un esame complessivo dei dati presentati all’interno dell’Allegato Infrastrutture al 7° Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, emerge che il valore delle disponibilità impegnate a giugno 2009 per le Infrastrutture Strategiche è di oltre 31 miliardi e 589 milioni di euro, di cui il 45% circa, cioè oltre 14 miliardi di euro, riguarda opere collocate nel Sud Italia. Il valore dell’avanzamento nazionale del Programma Infrastrutture Strategiche si attesta al 27% a fronte di un avanzamento relativo ad opere localizzate nel Mezzogiorno pari al 46%.
Nello specifico, il 62% delle opere avviate presenta lavori in corso, nel 6,6% dei casi i lavori sono già stati affidati, il 17,9% è in fase di gara, ed infine il 13,4% delle opere sono completate. Nel Programma delle Infrastrutture Strategiche, questi dati vengono illustrati compiutamente attraverso due tabelle integralmente riproposte in questa sede (vedi allegati 1 e 2), di cui una presenta l’avanzamento in relazione alla natura lineare o puntuale dell’infrastruttura, mentre l’altra lo propone in relazione alla famiglia di infrastrutture di cui l’opera fa parte.
Scendendo nel dettaglio è da segnalare innanzitutto la famiglia di opere della Piastra Logistica Euro – Mediterranea della Sardegna, che registra un avanzamento programmatico del 100%, vedendo impegnate disponibilità per un valore di 133 milioni di euro. All’interno di questa famiglia, particolare valore riveste l’avanzamento del sistema viario, ed in particolare il completamento funzionale dell’asse stradale “Carlo Felice”, che è parte della strada europea E25 che congiunge idealmente la città olandese di Hoek van Holland a Palermo.
Registrano poi necessità di ulteriori finanziamenti, ma sono sostanzialmente fuori dal processo di programmazione per aver raggiunto uno stato di avanzamento superiore al 70%, opere come il Progetto per la Salvaguardia della Laguna e della Città di Venezia (Mo.S.E.) e l’Autostrada A3 “Salerno Reggio Calabria”. Il Mo.S.E., i cui lavori sono iniziati nel 2003, registra un avanzamento vicino al 76%, con una mole di disponibilità impegnate pari a circa 3 miliardi e 200 milioni di euro sui 4 miliardi e 200 milioni deliberati dal CIPE.
Per quanto riguarda gli Hub portuali, lo stato di avanzamento supera il 47% e le disponibilità impegnate sono quasi 675 milioni di euro, mentre ancora migliore è la situazione dell’avanzamento programmatico degli Hub interportuali, che è del 64,6% (370 milioni di euro di disponibilità impegnate sui 570 milioni deliberati dal CIPE per ottobre 2009). Per quanto riguarda poi gli Allacciamenti ferroviari e stradali per i grandi Hub aeroportuali, l’avanzamento si attesta al 48% circa, e le disponibilità impegnate sono pari a 269 milioni.
Le opere comprese nella famiglia del Corridoio Plurimodale Adriatico registrano nel loro complesso un avanzamento programmatico superiore al 52%, in quanto sono già state impegnate disponibilità pari a 325 milioni di euro circa sui 666 milioni deliberati dal CIPE. All’interno di questa famiglia si può poi notare come i sistemi stradali e autostradali si attestino su di un livello di avanzamento programmatico che sfiora il 64% e vedano già impegnate disponibilità per oltre 150 milioni di euro. Come evidenziato nel Programma Infrastrutture Strategiche di giugno 2009 allegato al DPEF, tra i lavori rientranti nel sistema stradale ed autostradale del Corridoio Plurimodale Adriatico figurano l’ammodernamento delle strade statali 7 “Appia” e 106 “Jonica”, il completamento funzionale delle strade statali 16 “Adriatica” e 613 “Brindisi-Lecce”, i lavori sulla strada statale 172 “dei Trulli.
Grande importanza riveste anche l’insieme di infrastrutture inserite nel Corridoio Plurimodale Tirrenico – Nord Europa, il cui stato di avanzamento complessivo è superiore al 30%. Le disponibilità ad oggi impegnate sono infatti 10 miliardi e 89 milioni di euro, mentre i costi deliberati dal CIPE sono per ottobre 2009 sono di 33 miliardi di euro. All’interno di questa famiglia di infrastrutture, il CIPE stesso ha previsto costi di 22 miliardi e 732 milioni per i sistemi stradali ed autostradali, e giacché le disponibilità impegnate sono oltre 9 miliardi e 400 milioni di euro, l’avanzamento supera il 41%. All’interno di questa famiglia figurano tratte stradali di grande importanza, tra cui emerge in particolare l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, appena citata. Per l’ammodernamento di questa importantissima arteria autostradale, il CIPE ha previsto costi per un totale di oltre 9 miliardi e 600 milioni di euro, mentre il valore delle disponibilità impegnate supera i 6 miliardi e 800 milioni di euro (l’avanzamento programmatico si attesta dunque attorno al 71%). Sullo stato di avanzamento della A3 si è recentemente soffermato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il quale nei mesi scorsi ha più volte affermato che l’autostrada sarà terminata tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Altre opere rientranti nel sistema stradale e autostradale del Corridoio Plurimodale Tirrenico – Nord Europa sono poi l’Asse Autostradale Cecina-Civitavecchia (per cui il CIPE ha deliberato una somma vicina ai 3 miliardi e 800 milioni di euro) e l’Asse autostradale Palermo-Messina, che vede impegnate disponibilità pari a un miliardo e 32 milioni ed il cui avanzamento sfiora il 100%. Anche altre importanti tratte autostradali segnano poi un ottimo stato di avanzamento programmatico: tra queste, l’Asse autostradale Messina-Siracusa-Gela (694 milioni impegnati sui 728 deliberati dal CIPE) e l’Asse Agrigento-Caltanissetta-A19 (516 milioni impegnati sui 518 deliberati dal CIPE). Sono inoltre da segnalare i lavori di adeguamento della strada statale 2 “Cassia” tra Roma e Viterbo (295 milioni deliberati) e della statale 4 “Salaria”.
La famiglia di opere racchiuse nella dicitura Corridoi Trasversali e Dorsale Appenninica registra un avanzamento programmatico del 33,6%, vedendo impegnate disponibilità pari a 3 miliardi e 450 milioni di euro sugli oltre 10 miliardi deliberati dal CIPE. All’interno di questa famiglia, i sistemi ferroviari sono fermi allo 0% (costi deliberati pari a 3 miliardi e 200 milioni) mentre i sistemi stradali e autostradali registrano un avanzamento programmatico del 49% e vedono impegnate disponibilità per 3 miliardi e 450 milioni di euro sui 7 miliardi circa deliberati dal CIPE per ottobre 2009. In questo ambito, si attesta ad un avanzamento vicino al 100% l’Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna, per cui il valore complessivo delle disponibilità impegnate sfiora i 2 miliardi e 100 mila euro. Anche l’Asse viario Fano-Grosseto, che attraversa le Marche, l’Umbria e la Toscana, raggiunge il 100% di avanzamento programmatico avendo attivato disponibilità per 271 milioni, pare ai costi deliberati dal CIPE. In Umbria, inoltre, si trovano i lavori per il Nodo di Perugina e la Terni-Rieti, per cui il CIPE ha deliberato rispettivamente 700 mila euro e 222 mila euro.
La famiglia del Corridoio Plurimodale Padano ha un avanzamento programmatico dell’11,56 %, con quasi 30 miliardi e 200 milioni deliberati dal CIPE ad ottobre 2009, di cui circa 3 miliardi e 500 milioni già sono impegnati allo stato attuale. All’interno di questa famiglia, i costi deliberati per i sistemi ferroviari sono di poco superiori ai 14 miliardi di euro e l’avanzamento è del 2,74%. Sicuramente migliore la situazione per quanto riguarda i sistemi stradali e autostradali, in quanto sono state impegnate risorse per 3 miliardi e 100 milioni di euro sui 16 miliardi circa deliberati dal CIPE. Il valore di avanzamento dei sistemi stradali e autostradali sfiora quindi in questo caso il 20%. Nel dettaglio, il CIPE ha deliberato oltre 3 miliardi e 100 mila euro per il completamento stradale del Corridoio paneuropeo numero 5 (Lisbona-Kiev), e la mole delle disponibilità impegnate supera il miliardo e 400 milioni di euro. Rientrano inoltre in questa famiglia di infrastrutture opere quali il Passante di Mestre (inaugurato l’8 febbraio 2009), l’autostrada Asti-Cuneo, il Tunnel del Monte Bianco, l’Asse stradale pedemontano Piemontese-Lombardo-Veneto (il cui avanzamento è fermo allo 0%, ma per cui il CIPE a deliberato costi per oltre 7 miliardi di euro). Da sottolineare come il CIPE, nella seduta del 6 novembre 2009, abbia approvato il progetto definitivo della Pedemontana Lombarda, per un importo di 4 miliardi e 100 milioni di euro.
È opportuno fare poi un accenno relativo alle famiglie denominate Corridoio Plurimodale Tirreno-Brennero e Corridoio Plurimodale Dorsale Centrale, il cui avanzamento programmatico è in entrambi i casi fermo allo 0%. Per quanto riguarda il primo, è composto dall’Asse, sia ferroviario che autostradale, Brennero-Verona-Parma-La Spezia. I costi stanziati dal CIPE sono circa 6 miliardi e 700 milioni di euro. Il secondo prevede importanti opere stradali ed autostradali quali l’Asse autostradale Variante di Valico (per cui l’apertura al traffico è fissata per il 2012), il Nodo stradale e autostradale di Bologna, l’ampliamento della A1 nella tratta A22-Borgo Panigale.
Avanzamento fermo allo 0% anche per il Ponte sullo Stretto di Messina, a causa della lunga fase di stallo determinata da un “blocco” di tipo politico-decisionale. Lo scorso aprile è stato però firmato l'accordo tra la Società Stretto di Messina S.p.A. e il Contraente Generale Eurolink finalizzato al riavvio delle attività per la costruzione del Ponte. Il costo deliberato dal Cipe è di quasi 4,7 miliardi di euro. Nella seduta del 6 novembre 2009, il CIPE ha inoltre deliberato la quota annua del contributo in conto impianti di 1 miliardi e 300 milioni di euro.
Avanzamento programmatico per opere avviate e famiglie di opere