Le prime anticipazioni sul pacchetto "Tremonti-infrastrutture"
La defiscalizzazione potrebbe riguardare l'Irap e l'Ires
Il taglio dell'Irap "potrebbe agevolare anche il periodo nel quale il concessionario sostiene costi ma non realizza utili". Con la defiscalizzazione dell'Ires invece "il vantaggio fiscale si estenderebbe al momento in cui gli utili si formano". Il nuovo strumento inoltre "si concilierebbe bene con le formule di 'finanza di progetto'. Al concessionario l'onere del reperimento sul mercato delle risorse occorrenti a finanziare la realizzazione dell'opera". Inoltre "non si può escludere - si legge ancora nelle proposte - un abbinamento del nuovo strumento di intervento 'via fisco' a un'ulteriore forma di intervento, costituita da una parziale rinuncia dello stato al canone di concessione. Questo ulteriore intervento "consentirebbe anche di contenere ancora di più la temporalizzazione dello strumento di agevolazione fiscale".
Si prevede poi l'utilizzo dello strumento "di società miste pubblico-private per la gestione delle diverse tipologie di infrastrutture presenti sul territorio di un'area, al fine di favorirne uno sviluppo armonico che garantisca l'itermodalità, anche attraverso l'applicazione di un unico sistema tariffario". Per le opere strategiche è prevista l'approvazione da parte del Cipe "del solo progetto preliminare". Il Cipe non procede al successivo esame del progetto definitivo "qualora sia verificato che il progetto definitivo sia coerente rispetto al progetto preliminare, in particolare con riferimento al rispetto del medesimo limite di finanziamento". Inoltre si prevedono inoltre "termini certi per l'adozione delle delibere Cipe e per l'adozione dei decreti interministeriali di autorizzazione utilizzo risorse, anche attraverso l'obbligo di verifica procedimentale in ordine alla responsabilità dei soggetti coinvolti per eventuali ritardi; il dimezzamento di termini di registrazione delle delibere Cipe da parte della Corte dei Conti".
Tra le proposte di incentivazione fiscale sarebbe prevista "la deducibilità dal reddito di impresa dell'importo equivalente agli aumenti di capitale destinati a investimenti per la realizzazione delle opere di interesse strategico". Per finanziare la realizzazione delle infrastrutture è introdotta una "nuova modalità di finanziamento basato sulla destinazione di una quota dell'incremento del gettito Iva generato dalla attivazione di una nuova infrastruttura a diretto beneficio della realizzazione dell'infrastruttura medesima". Una parte della cosiddetta "tassa Alta Velocità" sarebbe destinata alla "manutenzione delle reti con caratteristiche inferiori rispetto alla rete destinata all'Alta Velocità".
Secondo l'Agi, tra le misure al vaglio vi sarebbe anche "la disciplina Isvap in materia di investimenti nel settore infrastrutture come 'riserva tecnica' per le società di assicurazione". In materia ferroviaria, si studierebbe la "reciprocità dei servizi ferroviari con i paesi esteri". Le misure per il settore marittimo sarebbero "a favore della portualità con riguardo anche ai porti di transhipment (riduzione accise, fiscalizzazioni oneri sociali, flessibilità tasse di ancoraggio-proroga fase sperimentale fino al 2013)".
Infine il pacchetto Anas, che includerebbe "l'estensione delle concessioni di sola gestione delle tratte stradali e autostradali delle procedure di affidamento previste dal codice dei contratti per le concessioni di costruzione e gestione; la verifica del subentro nelle società miste dell'Agenzia nel ruolo di concedente e verifica dei poteri di Anas in materia di approvazione dei progetti; la semplificazione del procedimento di approvazione degli schemi di convenzione delle concessioni autostradali".