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Briciole di pane

Le strade dell'antica Roma portano ancora oggi prosperità

Uno studio dell'Università di Copenaghen ha stabilito che esiste una relazione tra le strade di epoca romana e una maggiore attività economica laddove sono dislocate. Il governo cinese vuole imitare con la Via della Seta

Uno studio dell’Università di Copenaghen ha stabilito che esiste una stretta relazione ancora oggi tra le strade di epoca romana e una maggiore attività economica laddove sono dislocate. Come riportato dal Washington Post, il team di esperti condotto dal professor Carl-Johann Dalgaard è arrivato a questa conclusione basandosi su una serie di indicatori della prosperità. Con il medesimo spirito, il governo cinese punta a rilanciare l’antica Via della Seta, la cosiddetta Belt and Road Initiative, con la quale la Cina intende riportare la propria egemonia sull’Eurasia. Ma se le antiche strade romane furono realizzate per consentire spostamenti a carattere militare, e quindi muovere mezzi e legioni, la Via della Seta ha una radice politica e commerciale che ha l’obiettivo di spostare il potere da Occidente a Oriente.

Lo studio danese, che trova nella Via Appia del 312 a.C il modello da cui tutto ebbe inizio, conferma che le strade non solo favoriscono lo sviluppo, ma hanno effetti di lunga durata che persiste nel tempo e influenzano le scelte dei popoli dei secoli successivi. È anche vero però che lo sviluppo c’è stato in Europa anche perché le politiche e le istituzioni nell’Ottocento lo hanno favorito, mentre in Africa del Nord e nel Medio Oriente con le medesime infrastrutture nel medesimo periodo questo non è accaduto. Solo fra duemila anni altri studiosi potranno dirci se le infrastrutture cinesi con la costruzione di nuovi porti, ferrovie, centrali elettriche, porti, aeroporti, stazioni di scambio ora in costruzione lungo la Via della Seta saranno state fondamentali per lo sviluppo dell’Asia centrale e del Medio Oriente, nonostante il progetto stia creando diverse tensioni politiche quelle regioni.

E.F.