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Briciole di pane

Legge di Stabilità, manovra da 11,6 miliardi per il 2014

Ecco le prime anticipazioni sulle misure e gli stanziamenti previsti per il settore dell'edilizia, delle infrastrutture e dei trasporti

Roma, 16 ottobre 2013 - Una manovra da 11,6 miliardi: 3,5 miliardi per sgravi fiscali, 1 miliardo per gli enti territoriali, 500 milioni per pagare i debiti commerciali, 3,9 miliardi per spese inderogabili (dalle missioni ai non autosufficienti), 2,5 miliardi per novi progetti di spesa. E' quanto prevede la Legge di Stabilità per il 2014. Nel triennio 2014-2016 gli interventi complessivi ammontano a 27,3 mld che si dividono tra sgravi fiscali (14,6 mld), interventi sociali e progetti di investimento (11,2 mld) e investimenti a livello locale e restituzione debiti delle pubbliche amministrazioni (1,5 mld).

La Legge di Stabilità per il 2014, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, "segna una svolta nella programmazione economico-finanziaria degli ultimi anni, realizzando le due priorità di politica economica del Governo: favorire la crescita e promuovere l'occupazione". Ecco le prime anticipazioni delle misure previste nel settore dell'edilizia, dei trasporti e delel infrastrutture.

Gli investimenti

Per i nuovi progetti di spesa sono previsti 2,5 mld. E' previsto il finanziamento del piano di manutenzione straordinaria delle ferrovie dello Stato e velocizzazione del Corridoio Adriatico (700 mln), del piano di manutenzione straordinaria dell'Anas (240 mln) e del completamento del sistema Mose di Venezia per il controllo dell'acqua alta (200 mln). Inoltre è previsto l'allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni per un miliardo di euro, e fondi per la ricostruzione dell'Aquila (300 milioni) e il trasporto pubblico locale. Trecento milioni serviranno a finanziare la manutenzione straordinaria delle autostrade e 330 milioni per gli autotrasportatori.

Ecobonus e ristrutturazioni edilizie

Nel ddl stabilità ci sono 1 miliardo di euro di sconti fiscali per ristrutturazioni ed eco-bonus.

La nuova Service tax

Con la Legge di Stabilità arriva il riordino del sistema di tassazione locale che pone l'Italia in linea con gli standard europei. Si istituisce una tassa sui servizi municipali il cui gettito andrà interamente ai Comuni. Si chiamerà Trise e assorbirà Imu, Tares e Tarsu. La nuova Service Tax avrà due gambe La prima tassa serve a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti, calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e la versa chi occupa l'immobile. La seconda tassa riguarda i servizi indivisibili offerti dai comuni ed è calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale e viene pagata dai proprietari. La Service Tax è gestita in piena autonomia: una tassa locale pagata ai Comuni per pagare i servizi dei Comuni.

M.Av.