L'Espresso: "L'Anas cambia strada"
Intervista a Gianni Vittorio Armani di Gianfrancesco Turano

Roma, 16 ottobre 2015 - “Timbro anch'io anche se credo di essere l'unico non assunto fra i manager di società pubbliche». Gianni Vittorio Armani, nuovo presidente-amministratore delegato dell'Anas, ha un difetto e un pregio. Affronta i problemi attraverso gli slogan ma si sente obbligato a rispettarli. Sono entrambe caratteristiche tipiche di chi viene dalla consulenza. Gente, detto senza offesa, abituata a legare l'asino dove vuole il committente. I committenti in questo caso sono Matteo Renzi, autore della nomina di Armani dopo il lungo regno di Pietro Ciucci, e Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutrure che ha sostituito il dimissionario Maurizio Lupi in marzo. Il mandato del governo è preciso: basta con le opere faraoniche, basta con i contraenti generali, basta con il project financing, basta incompiute, basta con una società formalmente privata che grava sui conti dell'amministrazione pubblica. E magari basta con una storia di corruzione che ha avuto il suo ultimo capitolo il 30 settembre scorso, con gli arresti dei vertici dell'Anas in Toscana. [...]
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