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Briciole di pane

L'Europa vola di più nonostante la crisi e i rischi di attentati

I dati di Aci Europe per novembre indicano un aumento dei passeggeri. Bene gli scali italiani

Torino, 11 gennaio 2016 - Crescono i voli d’aereo in Europa nonostante la crisi, i rischi di attentati e gli scioperi. A dirlo sono i dati resi noti da Aci Europe che misura il traffico aereo di tutti i voli civili, comprese compagnie tradizionali, low cost e charter per quasi il 90% del traffico generato in Europa.
In novembre, dunque, i movimenti negli aeroporti d’Europa hanno fatto registrare una crescita media dei passeggeri del +5,1% che per quanto riguarda l’Italia arriva al +5,4%.
La situazione in Italia
Per quanto riguarda il nostro Paese, Aci Europe ha registrato aumenti di tutto rispetto come quelli di Palermo (+15%), Torino (+8,1), Malpensa (+6,6%), Orio al Serio (+7,5%), Bologna (+8,6%) Venezia e Linate (entrambi a +6,5%) Firenze (+6,3%). Scivola invece del 6,3% lo scalo di Napoli.
Il resto d’Europa
Al primo posto, tuttavia, è lo scalo di Londra-Heathrow, seguito dall’aeroporto di Istanbul. A Londra-Heathrow, quindi, sono passati 5,6 milioni di passeggeri, 4,64 milioni a Istanbul e 4,62 a Parigi. In diminuzione, tuttavia, il traffico in Francia_ -0,7% e -1,3% a Parigi. Peggio ancora la Germania che nella media perde il 2,1% (con Francoforte a-11,3% e Monaco a -3,6%). A far registrare il balzo in avanti più consistente è stato l’aeroporto di Ohrid in Macedonia: +230%. Ma eccellenti anche le prestazioni degli scali di Santorini (+88%), di Ponta Delgada (Azzorre, Portogallo, +59%), di Bournemouth nel sud dell’Inghilterra (+52%) e del comune norvegese di Hammerfest (+35,5%).
A crescere maggiormente in Europa sono stati gli scali con un numero di passeggeri annui tra i 5 e i 10 milioni (+8,6%), a seguire quelli con traffico tra 10 e 25 milioni (+6,5%), poi quelli sotto i 5 milioni (+5,1%) e infine gli hub con oltre 25 milioni di passeggeri annui (+1,9%).
Il traffico merci
Nello stesso mese di novembre, tuttavia, il traffico merci è diminuito dello 0,6% mentre i movimenti aerei sono comunque aumentati del 7%.

Andrea Zaghi