Via libera alle nuove intese-quadro sulle infrastrutture delle Regioni Lazio, Puglia, Toscana e Veneto
Firmati ieri accordi per 20 miliardi
Roma, 17 giugno 2011 - Venti miliardi di opere da realizzare in Lazio, Veneto, Toscana e Puglia. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, hanno sottoscritto a Palazzo Chigi le nuove Intese Generali Quadro con i Presidenti delle Regioni Lazio, Renata Polverini, Puglia, Nichi Vendola, Toscana, Enrico Rossi e Veneto, rappresentato dall’Assessore Renato Chisso. Negli accordi, previsti dalla Legge Obiettivo per le opere pubbliche, sono indicati tutte gli interventi infrastrutturali che si intendono realizzare seguendo una logica di priorità coerente con quanto previsto nel Documento di Economia e Finanza. “Con la stipula delle nuove Intese – ha dichiarato il ministro Matteoli nel corso della Cerimonia della firma a Palazzo Chigi – si rinnova oggi il percorso istituzionale che realizza nei fatti la programmazione infrastrutturale del Paese. E ciò nello spirito di leale e fattiva collaborazione tra le diverse Amministrazioni dello Stato. Attraverso i nuovi accordi – ha continuato Matteoli - si individuano le infrastrutture da realizzare nelle varie Regioni anche con un ordine di priorità degli interventi individuati in armonia con le delibere del Cipe. Vengono individuate anche le fonti di finanziamento con particolare riguardo alle nuove forme di partenariato pubblico-privato che sono alla base di un cambiamento culturale finalizzato alla riduzione della spesa improduttiva per le infrastrutture. Desidero ringraziare vivamente i Presidenti delle quattro Regioni e il collega Fitto per aver contribuito, attraverso la conferenza Stato-Regioni, a raggiungere la piena condivisione sui programmi infrastrutturali”
L’intesa generale quadro è lo strumento con il quale il Governo, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni, individua le infrastrutture e gli insediamenti produttivi e strategici da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese. La Veneto, Toscana, Lazio, e Puglia sono state le prime Regioni ad aver sottoscritto il nuovo documento di programmazione con il governo.
VENETO
L'Alta Capacità Ferroviaria si prepara ad arrivare in Veneto, il Mose continua il suo cammino per essere pronto a salvare Venezia dalle acque alte a partire dal 2015, comincia a prendere forma il terminal portuale off shore, accelera il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, il Porto veneziano si appresta a migliorare i collegamenti ferroviari e stradali con l'entroterra.
Sono questi alcuni tra i principali interventi infrastrutturali previsti dall'Atto aggiuntivo all'accordo quadro Regione - Governo sulle opere strategiche, per quanto riguarda il Veneto.
"E' un impegno forte e determinante, che coinvolge il Governo nella sua interezza a sostegno di ciò che serve alla nostra Regione e al Paese – ha sottolineato Chisso, che ha firmato il documento in rappresentanza del Governatore Zaia – e che conferma come in Veneto la stagione del fare continua e vanno avanti le grandi azioni strategiche necessarie alla modernizzazione e alla sicurezza della comunità e dell’economia veneta. È un’accelerata verso il futuro del nostro territorio rispetto alla quale il principale problema è stringere ancora di più i tempi di realizzazione di interventi attesi e indispensabili”.
Il documento elenca tutte le opere per le quali l’interesse regionale è concorrente con il preminente interesse nazionale e che dunque rientrano nella Legge Obiettivo: sia quelle che erano già inserite in precedenti intese, sia ulteriori interventi. Individua inoltre le priorità alle quali destinare concretamente le risorse pubbliche disponibili o che si renderanno disponibili.
“L’obiettivo – ha ribadito Chisso – è di creare le condizioni strutturali di sostegno per uno sviluppo socio – economico del Veneto compatibile con il territorio e con l’ambiente, realizzando iniziative sia di rilevanza strategica sovra regionale, sia di rilevanza regionale ma strettamente integrate con infrastrutture strategiche di rilevanza nazionale”.
Tra gli interventi di nuovo inserimento figurano: la nuova piattaforma d’altura a servizio dell’area portuale (il terminal Off Shore) e la logistica di riconversione di aree industriali di Marghera anche con funzioni di porto fluviomarittimo; il completamento della Nogara Mare a ovest fino all’A 22 Modena – Brennero; il parco ferroviario e il potenziamento dei collegamenti stradali e ferroviari con il Porto di Venezia; il Terminale delle Autostrade del Mare; il terzo stralcio del SFMR (Conegliano – Belluno e Monselice – Rovigo); opere complementari alla Pedemontana; la tangenziale di Treviso; la Tangenziale Nord Est di Vicenza; la Tangenziale Nord di Verona con il tunnel delle Torricelle.
Questo l’elenco degli interventi a cui destinare prioritariamente le risorse pubbliche, tenuto conto che per le opere in project financing non occorre reperire le risorse ma attivare o completare le procedure di Legge Obiettivo e, più semplicemente, avviare i lavori: Alta Capacità Ferroviaria, tratta Brescia – Verona; Alta Capacità Ferroviaria Verona – Padova; prosecuzione del sistema MOSE, compresa la diga foranea per la nuova piattaforma d’altura terminal off Shore al largo della bocca di Malamocco; Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto – 2ª fase tratte Vicenza – Castelfranco, Treviso – Conegliano, Quarto d’Altino – Portogruaro, Padova – Monselice; Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto – 3ª fase tratte Conegliano – Belluno e Monselice – Rovigo; potenziamento dei collegamenti stradali del porto commerciale di Venezia con la viabilità primaria ed il sistema autostradale; collegamenti fra la Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta e la viabilità ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova; potenziamento e ammodernamento del nodo ferroviario e logistico di Verona; Tangenziale di Treviso; Strada Mediana di collegamento in provincia di Verona. Per questi interventi sono state anche indicate le criticità e le azioni mirate al loro superamento.
TOSCANA
Piena collaborazione istituzionale per far ripartire gli investimenti in Toscana nel settore delle infrastrutture e nello stesso tempo una pressante richiesta per risolvere alcuni nodi ancora sul tappeto: il finanziamento del Lotto zero Marroccone-Chioma a Livorno e la sua realizzazione contestuale a quella del Corridoio Tirrenico, il finanziamento della tangenziale Lucca-Media Valle, la non applicazione del pedaggio sulla Firenze-Siena prima della completa realizzazione dei lavori di sistemazione.
Questo il duplice significato della firma al nuovo testo dell'Intesa generale quadro tra governo e Regione Toscana 'Per il congiunto coordinamento e la realizzazione delle infrastrutture strategiche con indicazione delle principali priorità’.
''L'ammodernamento infrastrutturale - ha sottolineato il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - è un elemento strategico che consentirà alla Toscana di superare lentezze e ritardi e aprire una nuova stagione di sviluppo. Sappiamo che le casse pubbliche hanno scarse risorse, siamo interessati alle soluzioni che ci permettano comunque di investire sui progetti più importanti. Questa intesa riguarda opere finanziate per meno della metà: 6,3 miliardi su un totale di 12,8 miliardi. Comunque bisogna guardare avanti e collaborare tutti per far marciare i cantieri. A fronte di questa disponibilità chiediamo al governo di assicurare i circa 600 milioni di euro necessari per due opere indispensabili, la Marroccone-Chioma, la Lucca-Media Valle. Quanto alla Firenze-Siena prima di tutto i lavori, per trasformarla in una superstrada degna di questo nome''.
La nuova Intesa Stato-Regione Toscana sulle infrastrutture prevede due serie di opere, entrambe prioritarie ma articolate in due tabelle in base all'urgenza ed allo stato di avanzamento della progettazione.
LAZIO
''È un accordo importante, strategico, per le infrastrutture del Lazio, nel quale noi e il Governo ci impegniamo a cantierare tutte le opere immediatamente cantierabili e far sì che le altre partano tra il 2012 e il 2013 con finanziamenti diretti del Ministero e, dove è possibile, con finanziamenti dei privati''. Cosi il governatore del Lazio, Renata Polverini, ha commentato la firma dell'intesa col governo sulle infrastrutture a Palazzo Chigi.
''Abbiamo nell'accordo importanti infrastrutture come l'aeroporto di Viterbo, il raddoppio della Roma-Fiumicino, il Corridoio Tirrenico, la pedemontana che investe la Provincia di Latina e il collegamento tra Sora e Atina - ha spiegato Polverini - queste sono le opere più importanti, poi c'è un programma completo che riguarda i porti e tutti gli aeroporti, perché al di là del trasporto delle persone viene creata anche una piattaforma che concilia lo sviluppo dei nostri territori''. Scendendo nello specifico tra gli obiettivi dell'accordo che - ammonta a circa 7 miliardi di euro - c'è quello di puntare sullo sviluppo dell'area compresa tra i porti di Fiumicino ed Ostia, della zona aeroportuale e dell'area vasta che tocca l'Eur, Civitavecchia, Ostia, Fiumicino, alla messa a sistema dei porti turistici romani e alla realizzazione di un nuovo porto di Fiumicino. E potenziare inoltre il collegamento tra Roma e l'aeroporto e prevedere l'ampliamento dell'hub di Fiumicino. Per quanto concerne il nord del Lazio, l'intesa prevede il rafforzamento dell'hub portuale di Civitavecchia, insieme all'integrazione con l'apparato ferroviario e stradale ad esso collegato. Tra le priorità anche il ripristino della ferrovia Orte-Civitavecchia che consentirà il collegamento merci su ferro diretto tra il porto commerciale e l'interporto di Orte.
PUGLIA
“Oggi noi brindiamo al risultato politico, ma ovviamente siamo in vigile e speranzosa attesa che dopo le firme e gli impegni politici possano seguire gli stanziamenti delle risorse finanziarie. Altrimenti abbiamo soltanto sottoscritto un libro dei sogni, ma io sono fiducioso che invece abbiamo sottoscritto una intesa politica vera”.
Questo il commento del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sulla Nuova Intesa Generale Quadro per il congiunto coordinamento e realizzazione delle infrastrutture strategiche. Entrando nel dettaglio Vendola ha spiegato che si tratta di “un’intesa relativa alle opere strategiche che la regione Puglia ha individuato e su cui c’è l’accordo del governo. Opere che rappresentano davvero, dal punto di vista della nostra progettazione, obiettivi molto ambiziosi”.
“Sto parlando del treno ad alta capacità – ha aggiunto Vendola – che consentirebbe di collegare l’Adriatico al Tirreno. Sto parlando del nodo ferroviario di Bari che è uno snodo trasportistico di valore meridionale. Sto parlando degli investimenti enormi su tutta la rete della portualità. Sto parlando quindi di ammodernamento di una Puglia che sta cercando di correre verso il futuro. Certo – ha concluso Vendola – il tema delle risorse è abbastanza generico ma il mio auspicio è che dal tavolo politico si passi rapidamente al tavolo della localizzazione della determinazione dei finanziamenti”.
Insieme con il presidente, anche l’assessore regionale alle Infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini che ha sottolineato come “con la firma dell’intesa sulle infrastrutture il Governo nazionale abbia riconosciuto il lavoro di programmazione realizzato con Puglia Corsara. Ora – ha continuato Minervini – ci auguriamo che questo atto incontri presto le effettive risorse che spettano alla nostra regione e al Sud”.
Il documento dell’intesa ha le sue radici in “Puglia Corsara”, il Programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica regionale presentato i primi di febbraio. “Per la prima volta – ha spiegato Minervini – abbiamo ragionato sull’effettivo fabbisogno di infrastrutture della nostra regione non sulla base di un semplice elenco ma declinando un sistema di reti al servizio della mobilità di persone e merci. Ci siamo concentrati sugli interventi che saldano le fratture per integrare sempre più le Puglie e sviluppare le potenzialità dell’economia della logistica”.
“Attorno a questi due assi la programmazione della regione Puglia ha concentrato la propria azione direttamente sui nodi del sistema multimodale pugliese. Per la prima volta – ha concluso Minervini – la quantità di risorse da investire sulle strade non è esorbitante rispetto al resto degli interventi. Tra i punti principali dell’intesa, l’attenzione a porti e aeroporti, e la connessione delle parti al sistema, con interventi di tipo ferroviario e piastre di interscambio per realizzare una Puglia connessa e integrata”.
Il totale degli interventi prevede un investimento complessivo di circa 1 miliardo e 700mila euro.