L'industria marittima e i porti del mondo al G20: protezione per gli approvvigionamenti
ICS e IAPH scrivono ai grandi della terra: lo shipping non deve fermarsi
![Porto di Gioia Tauro ©Divulgação [foto: noticiasaominuto] Porto di Gioia Tauro ©Divulgação [foto: noticiasaominuto]](/sites/default/files/assets/17995_112_PortodiGioiaTaur.jpg)
Un approccio coordinato da parte dei governi, lavorando in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite competenti, come l'IMO e l'OMS, per proteggere le catene di approvvigionamento globali dall'impatto del Covid-19. È la richiesta che emerge da una nota congiunta dell'International Chamber of Shipping (ICS) e dell'International Association of Ports and Harbors (IAPH), le due organizzazioni che rappresentano l'industria marittima e i porti del mondo, ai leader del G20 e agli organi delle Nazioni Unite per non fermare commercio e trasporti.
La lettera arriva due giorni prima del vertice straordinario del G20 convocato per dopodomani, giovedì 26 marzo. Il testo, come riporta l’Ansa, evidenzia che: "In questo momento di crisi globale, è più importante che mai mantenere aperte le catene di approvvigionamento e non fermare il commercio marittimo e i trasporti".
"Il 90% del commercio globale – proseguono le due organizzazioni – è trasportato da navi mercantili, che spostano il cibo, l'energia e le materie prime del mondo, così come i beni e i componenti fabbricati, tra cui forniture mediche di vitale importanza e molti prodotti venduti nei supermercati, articoli necessari per la conservazione di molti posti di lavoro nel settore manifatturiero, senza i quali la società moderna non può funzionare".
Guy Platten, segretario generale dell'ICS, ha inoltre dichiarato che "lo shipping è la linfa vitale del mondo. Senza il trasporto efficiente e sicuro di cibo, forniture mediche, materie prime e carburante, i paesi potrebbero trovarsi in una situazione ancora più difficile di quella che stiamo affrontando tutti. Abbiamo bisogno che le nazioni, guidate dal G20, lavorino insieme affinché siano attuate in modo coordinato le restrizioni per proteggerci tutti dal Covid-19. Abbiamo bisogno di orientamenti pragmatici, basati sulla scienza e armonizzati per il settore marittimo globale che garantiscano la consegna sicura delle merci sulle quali tutti faremo affidamento nei prossimi mesi. Questa è una semplice richiesta che può offrire una vittoria per tutti."
Patrick Verhoeven, amministratore delegato di IAPH, sottolinea invece: "Sebbene l'obiettivo primario della protezione della salute pubblica non debba essere messo in pericolo in alcun modo, i porti devono rimanere pienamente operativi con tutti i loro servizi regolari in atto, garantendo la completa funzionalità delle catene di approvvigionamento. I governi dovrebbero supportare spedizionieri, porti e operatori dei trasporti nel fare tutto il possibile per consentire il trasporto di merci in entrata e in uscita dai porti in modo che cibo, medicine e altre forniture vitali continuino a raggiungere persone in tutto il mondo."