Lupi: in arrivo il piano casa, meno tasse su affitti concordati
Rilancio dell'edilizia sociale, agevolazioni per le ristrutturazioni
Roma, 5 marzo 2014 - L’emergenza casa al centro dell’attenzione del governo. Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha già messo a punto un piano del valore di circa 1 miliardo e mezzo di euro. Due gi obiettivi: risolvere i problemi di affitto della famiglie a reddito basso e dare ossigeno a un mercato immobiliare in grave crisi. Ecco le prime anticipazioni.
Per quanto riguarda gli affitti, dovrebbe essere rilanciato lo strumento del cosiddetto canone concordato, che prevede agevolazioni fiscali maggiori sia per i proprietari che per gli affittuari. Prevista la riduzione della cedolare secca al 10%. Sarà poi rifinanziato sia il fondo a sostegno degli affitti che quello per la morosità inconsapevole, ovvero per chi non riesce a pagare l’affitto, ad esempio a causa della perdita del lavoro.
Tra le misure, Lupi ha pensato anche a specifici interventi per il rilancio dell'edilizia popolare. Parte del piano sarà infatti dedicata al recupero degli alloggi sociali, con agevolazioni per la ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici.
E intanto si lavora anche sul plafond di 2 miliardi della Cassa Depositi e Prestiti, che dal mese prossimo sarà girato alle banche, che provvederanno poi a erogarlo per finanziare le ristrutturazioni o i mutui per le giovani coppie.
Le agevolazioni per gli affitti
Il Fondo affitti sarà dotato di 200 milioni di euro per due anni. Replicando in Italia il modello francese, peraltro già sperimentato in alcune città, i Comuni potranno creare agenzie che diano garanzie ai proprietari di case che affittano a canone concordato sia sul pagamento dell'affitto, sia su eventuali danni, così come sul rientro in possesso dell'alloggio a fine locazione (restano in vigore le procedure di sfratto per morosità).
Il piano prevede anche il finanziamento strutturale del Fondo per la morosità incolpevole e l'abbassamento della cedolare secca per chi mette sul mercato a canone concordato gli alloggi sfitti. La cedolare era già scesa dal 19 al 15 per cento e scenderà ora al 10 per cento nell'arco di 4 anni.
Rilancio dell'edilizia popolare
In arrivo interventi per il rilancio dell'edilizia popolare. Parte del piano sarà infatti dedicata al recupero degli alloggi sociali, con agevolazioni alla ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici, sottoposto a rigide verifiche e scadenze temporali, sul modello del decreto del fare. Verrà inoltre prevista la facoltà di acquisto degli alloggi sociali da parte degli inquilini, grazie a procedure definite dal Governo previa intesa della Conferenza unificata, con il sostegno di un triplice intervento: la durata del mutuo sino a 30 anni (Convenzione CDP/ABI), un Fondo per la concessione di contributi in conto interesse che permette mutui a tasso agevolato, la garanzia statale sul mutuo (prevista dalla legge di stabilità).
Saranno infine previste detrazioni per gli inquilini di alloggi sociali, pari a 900 euro per i redditi sotto i 15.500 euro che si dimezzano a 450 euro per quelli invece sotto i 31.000 euro l'anno. Ultimo punto già definito infine il cosiddetto "rent to buy", ovvero la facoltà, dopo 7 anni di corresponsione di canoni di affitto, di acquistare un alloggio sociale, scalando parte dell'affitto pagato dal costo dell'alloggio.