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Briciole di pane

Marcegaglia, per fare crescere le infrastrutture ci vuole la leva fiscale

Il punto sulla situazione in Lombardia alla Mobility Conference 2012

Milano, 6 febbraio 2012 - Le infrastrutture sono una delle più potenti leve per il rilancio della crescita del Paese e la Lombardia è ai primi posti in questo ambito. E’ uno dei messaggi arrivati oggi dall’edizione numero dieci della Mobility Conference di Assolombarda: l’occasione per il sistema delle imprese di rilanciare sulle necessità di una forte dotazione infrastrutturale nazionale e per effettuare il punto sullo stato di fatto della rete infrastrutturale lombarda in vista del 2015.

Il tema dell'infrastrutturazione del Paese, ha affermato la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia intervenendo alla manifestazione, "è elemento essenziale per contribuire alla crescita dell'economia” ed “è un tema da cui non si può prescindere per tornare a crescere". Il vertice di Confindustria ha poi sottolineato che "il nuovo governo ha cominciato ad affrontare i problemi, lo ha fatto nella misura giusta. Si è cominciato un meccanismo positivo, bisogna continuare a farlo in modo molto spedito". L'Italia, infatti, soffre per gli industriali di un ancora troppo forte divario infrastrutturale rispetto agli altri Paesi europei, e questo malgrado l'approvazione della cosiddetta “Legge Obiettivo”, che non avrebbe prodotto i risultati previsti. “Alcune cose sono state fatte – ha detto la Marcegaglia - ma non è sufficiente. C'è un problema di troppi enti che decidono, c'è problema di compensazioni, c'è un problema di eccesso di contenziosi, c'è un problema di malaffare e c'è un problema di scarsa trasparenza su iter e costi di realizzazione”.

Il vertice degli industriali, ha poi evidenziato quali sono gli elementi essenziali per la creazione di una buona rete di infrastrutture. “La prima cosa da fare – ha spiegato - per attrarre investimenti è la certezza del diritto, la chiarezza delle regole che non cambino in corso d'opera e chiarezza su quali possono essere i ritorni degli investimenti”. Oltre a questo, per attrarre investimenti infrastrutturali “bisogna ragionare sulla leva fiscale per supportare e incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture”. In altre parole, secondo la numero uno di Viale dell'Astronomia, “la fiscalità generata da nuove infrastrutture può essere utilizzata per finanziare nuove opere, senza pesare sulla finanza pubblica”.

Intanto, proprio in Lombardia si guarda con sempre maggiore attesa alla crescita della rete infrastrutturale in vista di Expo 2015. Proprio alla Mobility Conference 2012, il Presidente della regione, Roberto Formigoni, ha approfittato per fare il punto delle cose da fare e di quelle già avviate rispondendo a Giuliano Asperti, vicepresidente Territorio e Infrastrutture di Assolombarda, che ha lanciato l’allarme sui ritardi nella realizzazione delle opere previste, affermando che è ormai "impossibile ormai che Pedemontana e Tem siano disponibili per il 2015. E altre opere strettamente pensate per Expo sono in preoccupante ritardo e necessitano di iniezioni procedurali assai forti".

“Pedemontana sta procedendo in tempi perfetti – ha spiegato Formigoni -, c'è il ricorso al Tar di un'impresa nazionale importantissima che è arrivata seconda, io invoco il Tar di decidere in tempi rapidissimi perché altrimenti possiamo perdere l'appuntamento con l'Expo”. Il presidente regionale della Lombardia ha poi aggiunto: “Per Brebemi attendiamo che la magistratura possa sbloccare gli ultimi 6 km e qualche ritardo è legato a quel tema: se la decisione della magistratura arriverà in tempi rapidi credo che anche lì si potrà rispettare i tempi del 2013. Per Tem invece c'è la Corte dei conti che dopo 6 mesi non è ancora riuscita a registrare l'intesa sottoscritta nel mese di agosto”.

Migliore, secondo la Regione, la situazione degli altri lavori in corso. Per il 2015, secondo Formigoni, Milano avrà la linea 4 e la linea 5, “seppur per una tratta, mentre Brescia avrà la metropolitana anche prima”. Il vertice regionale ha poi spiegato che sono stati inaugurati “due centri di intermodalità e Trenord sta dando i risultati positivi, nella qualità, nella riduzione del ritardo medio e nella riduzione delle soppressioni. Negli ultimi tre anni i treni/giorno sono inoltre aumentati del 25% e i passeggeri del 40%”.

"Con il Governo – ha concluso Formigoni - abbiamo un'interlocuzione forte, gli abbiamo chiesto di siglare l'intesa generale quadro che facemmo nel 2003 per guardar avanti ma soprattutto sono necessarie semplificazioni e accelerazioni negli iter burocratici”.

Andrea Zaghi