Matteoli: auspico che il decreto sviluppo non sia a costo zero
"Le opere prioritarie non saranno tagliate"
Il ministro ha affermato che "il decreto è stato enfatizzato: era nato per aspetti normativi, per snellire le procedure, poi durante incontri e sedute di lavoro è stato caricato di altre responsabilità". Infine Matteoli ha anche assicurato che i tagli previsti dalla legge di stabilità risparmieranno opere prioritarie: "Qualcosa sicuramente sarà tagliato, ma non le opere importanti e prioritarie come il ponte di Messina e la Treviglio-Brescia".
D'accordo con il ministro Matteoli si è dichiarato l'amministratore delegato della Biis (gruppo Intesa Sanpaolo), Mario Ciaccia, secondo cui il decreto Sviluppo deve contenere "un piano con delle priorità, mettendo poi le risorse sul piatto. La mia paura è che non ci siano o siano troppo poche". "Non prendiamoci in giro - ha detto il numero uno della Banca infrastrutture innovazione e sviluppo - le infrastrutture non si possono fare tutte a costo zero. Ci sono alcune 'infrastrutture calde' che possono ripagarsi da sole", ma per le altre è difficile se non impossibile (come i viadotti e le opere di collegamento).
Secondo il responsabile della Biss il provedimento allo studio del governo dovrebbe basarsi su tre aspetti fondamentali: "snellimenti procedimentali, che questi sì sono a costo zero. Certezze sulle opera da realizzare con una chiara indicazione delle risorse da parte pubblica e privata", "rivitalizzare la legge obiettivo" e poi una "chiarezza sul livello decisionale con la figura del commissario straordinario che abbia i poteri del Commissario Straordinario della Protezione civile".