Meno costi e formalità doganali per la navi nell'Ue
La Commissione ha proposto una riforma del codice volta ad incentivare il mercato navale

Bruxelles, 10 luglio 2013 - La vita per gli operatori marittimi sarà più facile. La Commissione europea ha presentato il suo piano per semplificare le formalità doganali delle navi, piano che comprende lo snellimento delle procedure burocratiche, la riduzione dei ritardi nei porti e una maggiore competitività del settore.
“Proponiamo strumenti innovativi per ridurre la burocrazia e contribuire a rendere il settore navale un'alternativa più attraente per i clienti che desiderano far circolare merci all'interno dell'Ue” ha spiegato Siim Kallas, commissario ai Trasporti. Secondo Kallas “l'Europa deve affrontare notevoli sfide in termini di aumento del traffico e di inquinamento. Occorre sfruttare al massimo le potenzialità del trasporto marittimo a corto raggio e fornire una soluzione di trasporto rispettosa dell'ambiente e a basso costo, che possa trasportare più merci e ridurre il traffico della congestionata rete stradale europea”. Il settore del trasporto marittimo si fa carico del 75% del commercio estero europeo in termini di volume e del 37% degli scambi all'interno dell'Ue ( il 45,3% su strada, 11% per ferrovia, 3,7% per vie navigabili).
Le regole attuali rendono il settore marittimo meno attraente rispetto ad altri modi di trasporto, in particolare quello stradale, con il conseguente aumento del traffico di mezzi pesanti sulle strade europee. Questo perché spedizionieri ed esportatori lamentano costi aggiuntivi e ritardi significativi a causa dei pesanti oneri amministrativi nei porti: le navi possono attendere ore, e talvolta giorni, nei porti per lo sdoganamento. Le nuove proposte della Commissione mirano a far affrontare meno ostacoli amministrativi al settore per sfruttarne al massimo le potenzialità nel mercato interno dell'Ue e non solo. Secondo l'Associazione degli armatori europei (Ecsa) i risparmi ottenuti grazie alla semplificazione delle procedure amministrative possono arrivare a circa 25 euro per container.
“La cintura blu estenderà il mercato unico al mare. Il trasporto marittimo trarrà notevoli vantaggi dalla misure proposte, che ridurranno i costi, semplificheranno l'amministrazione, agevoleranno gli scambi e creeranno pari condizioni di concorrenza tra tutti i modi di trasporto” ha aggiunto Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e l'unione doganale. “Nel contempo – ha continuato Šemeta - semplificheranno il lavoro delle autorità doganali, che potranno affrontare meglio i rischi in materia di sicurezza e concentrarsi sulla protezione dei cittadini e delle imprese”.
La comunicazione “La cintura blu: uno spazio unico del trasporto marittimo” definisce due proposte chiave per semplificare le formalità relative al trasporto marittimo, modificando l'attuale codice.
Per quanto riguarda il traffico intra-Ue le nuove proposte intendono ridurre la fase di consultazione per gli Stati membri a 15 giorni, rispetto agli attuali 45, mentre le imprese potranno chiedere anticipatamente l'autorizzazione per gli Stati membri in cui potrebbero voler operare, al fine di risparmiare tempo qualora si presentassero opportunità commerciali. Per il traffico dal di fuori dell'Unione si istituirà un sistema che consentirà di distinguere tra le merci unionali a bordo (che possono essere scaricate rapidamente) e le merci extraunionali, che devono essere sottoposte alle opportune procedure doganali. Per farlo si utilizzerà una dichiarazione di carico elettronica armonizzata. La completa operatività del provvedimento è stimata dalla Commissione al 2015.