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Briciole di pane

Mercato dell'auto: iniziato bene il nuovo anno

A gennaio immatricolazioni al +3,24% rispetto all'anno scorso

Roma, 3 febbraio 2014 - A gennaio la Motorizzazione ha immatricolato 117.802 autovetture, con una un aumento del 3,24% rispetto a gennaio 2013, quando ne furono immatricolate 114.102. Lo ha comunicato il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, aggiungendo che a dicembre 2013 sono state immatricolate 89.181 autovetture, con un incremento dell’1,95% rispetto a dicembre 2012.

Inoltre, a gennaio 2014 sono stati registrati 360.050 trasferimenti di proprietà di auto usate, in diminuzione del 2,73% rispetto a gennaio 2013, durante il quale ne furono registrati 370.141. Per quanto riguarda dicembre 2013, i trasferimenti di proprietà di auto usate sono stati 346.970, con una variazione di +6,91% rispetto a dicembre 2012.

In sintesi, a gennaio 2014 il volume globale delle vendite si è attestato a 477.825 autovetture, di cui il 24,65% sono auto nuove e il 75,35% auto usate.


Anfia, segno incoraggiante ma servono interventi mirati

Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha affermato che il segno positivo registrato dal mercato auto è "un segnale di incoraggiamento per un 2014 in cui, una volta toccato il livello minimo per un Paese come il nostro, la domanda dovrebbe finalmente ripartire".

Vavassori ha sottolineato la necessità di "rinnovare un parco circolante decisamente invecchiato: basti pensare che l'età mediana delle auto in circolazione nel 2012 è arrivata a 11 anni e 7 mesi per le vetture a benzina e a 7 anni per le vetture diesel". Secondo il presidente dell’Anfia, tuttavia, questa spintada sola non è sufficiente. “Per ridare impulso, nel breve-medio termine, al mercato italiano, sono indispensabili interventi mirati sul carico fiscale, divenuto ormai insostenibile per gli automobilisti specialmente in riferimento ai costi di possesso e utilizzo dell'autoveicolo, e sulla fiscalità relativa alle auto aziendali, penalizzate, in Italia, rispetto al resto d'Europa”, ha spiegato.

“Riguardo alle prospettive di medio-lungo periodo ribadiamo con forza che il riallineamento dei volumi del mercato italiano a quelli di Paesi come la Francia e il Regno Unito, passa soprattutto dalle misure di politica industriale per il rilancio della filiera produttiva, in particolare sui temi della ricerca e sviluppo, dei costi dell'energia elettrica e, più in generale, della competitività del Sistema Paese” ha concluso Vavassori, sottolineando che l’Anfia “ha iniziato a lavorare con fiducia insieme ai rappresentanti delle istituzioni competenti in materia".


Findomestic, l'8,4% degli italiani prevede l'acquisto di un'auto nuova

Infine, nei giorni scorsi sono stati diffusi i dati dell'Osservatorio mensile Findomestic (Gruppo Bnp Paribas), secondo cui l'8,4% degli italiani prevede di acquistare 'sicuramente' o 'probabilmente' un'auto nuova, il 6,5% una vettura usata. Da notare che nel 2012, le percentuali erano rispettivamente dell'8,1% e del 5,8%, quindi entrambe leggermente inferiori. In calo, invece, l'interesse per scooter e moto (dal 4,1% al 3,5%). Per l'auto nuova la spesa media prevista è di circa 18mila euro, per quella usata di 6.660 euro.

Laura Perna