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Briciole di pane

Mercato italiano dell’auto: nel 2020 le immatricolazioni calano del -28%

Le stime del Centro Studi Promotor evidenziano che il calo delle immatricolazioni tra il il 2007 e il 2019 era del 23,1%

Il settore dell’auto in sofferenza. Le stime del Centro Studi Promotor evidenziano come il mercato italiano chiuderà il 2020 con un calo del 28% delle immatricolazioni che si attesteranno intorno a 1.380.000 unità, raggiungendo un livello da anni '70 del secolo scorso. 

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il risultato di quest’anno avrebbe potuto essere anche peggiore se il Parlamento non avesse accolto l'emendamento al Decreto Rilancio presentato da Gianluca Benamati e da altri deputati per varare incentivi anche per l'acquisto di auto con alimentazioni tradizionali, ma con emissioni di CO2 non superiori a 110 gr/km. Le prospettive per il mercato italiano dell'auto nel 2021 - secondo il Centro Studi Promotor - sono negative per le incognite legate alla pandemia. A seconda del suo decorso e della presenza di incentivi alla rottamazione le immatricolazioni potrebbero collocarsi tra 1.435.000 e 1.735.000 unità. 

L'obiettivo che il Paese deve porsi è quello di recuperare già nel 2022 un livello vicino alla media degli anni che hanno preceduto il grande crollo iniziato nel 2008, intorno a 2.200.000 immatricolazioni. Anche per il mercato dell'auto - ha sottolineato Quagliano - il Recovery Fund è un treno da non perdere. Il calo delle immatricolazioni tra il 2007 e il 2019 era del 23,1%. Ritornare ai livelli ante-crisi è la parola d'ordine che apre la strada per eliminare l'anomalia di un paese come l'Italia che, a causa di un parco circolante di auto vecchio, ha anche il tasso di mortalità da incidenti stradali più alto tra quello dei maggiori Paesi europei (55 morti per milione di abitante nel 2019 in Italia, contro i 51 della media europea).