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Mezzogiorno, Monti: "No infrastrutture, no sviluppo"

"Al sud servono infrastrutture, dai trasporti alla banda larga al ciclo dei rifiuti, altrimenti è difficile pensare allo sviluppo"

Bari, 7 settembre 2012 - Mezzogiorno: no infrastrutture, no sviluppo. L'equazione è stata posta dal presidente del Consiglio Mario Monti, nel suo intervento alla Fiera del Levante. "La crescita - ha detto il capo del governo - è frutto di un'economia che funziona, poi può giovare di interventi pubblici ma bisogna abituarsi alla competitività che però richiede infrastrutture. Al sud queste servono, dai trasporti alla banda larga al ciclo dei rifiuti, altrimenti è difficile pensare allo sviluppo".

Il Mezzogiorno, ha spiegato Monti, è un terreno primario per la politica economica di lungo respiro, è parte determinante della strategia di crescita ed equità. Ma purtroppo il Sud nell'insieme non offre ai suoi cittadini ed alle sue imprese, rispetto ad altre aree del Paese - rimarca il Professore - quei servizi necessari, dalla sanità ai trasporti, tanto da creare una "lesione" del contratto sociale.

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento alla "preziosa vetrina" rappresentata dalla Puglia come esempio delle potenzialità di tutto il Sud e ha ribadito la necessità di un rilancio rapido nel quadro di una strategia di collegamento con l'Europa. Da qui l'obiettivo di una maggiore innovazione, di un miglioramento delle infrastrutture, di una seria politica de lavoro e di una maggior cura dell'ambiente, non come antagonista dello sviluppo ma come forte alleato nell'ambito di una sempre più importante proiezione internazionale del Mezzogiorno d'Italia.

M.Av.

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