Monti: non solo riforme, Ue deve investire su crescita e infrastrutture
Il Premier a Bruxelles al European business summit: più domanda senza scorciatoie keynesiane
Bruxelles, 26 aprile 2012 - L'Europa deve perseguire con decisione delle politiche di crescita, non solo attraverso le riforme strutturali, ma anche salvaguardando gli investimenti produttivi che creano domanda e generano crescita per il futuro, senza però illudersi con le “scorciatorie keynesiane' del 'deficit spending” e delle politiche espansionistiche orientato al consumo, ma continuando a rispettare rigorosamente la disciplina di bilancio acquisita con il 'Fiscal Compact'.
E' quanto ha detto il premier, Mario Monti, oggi a Bruxelles allo European Business Summit. “Ma non bisogna dimenticare – ha sottolineato il Premier - che le riforme strutturali di per sé non generano mai crescita, se non c'è domanda. Le nostre misure strutturali e misure di consolidamento sono deflazioniste, non creano crescita automaticamente. Abbiamo bisogno della domanda, altrimenti la crescita non si materializza. Per questo, dobbiamo salvaguardare certe categorie di spesa che creano domanda oggi e generano crescita per il futuro. Non è il caso per spesa corrente e i consumi, ma lo è ad esempio per le infrastrutture transfrontaliere e interne, con investimenti sia pubblici che privati. Dobbiamo evitare che fra due o tre anni la disciplina finanziaria finisca ingloriosamente, come accadde con il Patto di stabilità nel 2003. Monti ha però sottolineato che “non è il momento di ricette specifiche”. E a chi gli ha chiesto espressamente se la spesa per gli investimenti in infrastrutture sarà esclusa dal calcolo del deficit ai fini della disciplina di bilancio secondo le regole di Maastricht, il premier ha risposto: "Stiamo lavorando con il governo tedesco, ci sono diverse ipotesi, già nella lettera dei 12 Capi di Stato e di Governo inviata alla Ue diverse settimane fa sono contenute alcune indicazioni per misure sulla crescita".
Il presidente del Consiglio ha quindi proseguito dicendo: “Guardiamo con impazienza a nuovi strumenti europei per generare crescita, come il sostegno della Banca europea degli investimenti per le infrastrutture trasfrontaliere, ma anche un trattamento appropriato degli investimenti nei conti pubblici interni dei paesi membri, non come via di eludere la disciplina di bilancio, ma per renderle veramente sostenibile nel medio termine". Su questo terreno, ha osservato, "l'Italia è molto impegnata, con il sostegno dei tre gruppi politici tradizionali che prima a malapena si parlavano fra loro. Ora ci sostengono insieme". "Accogliamo con favore - ha detto ancora Monti - il più forte accento che altri stanno mettendo sulla crescita, e dovremo lavorare ora molto rapidamente in vista di un'agenda strategica che non sia in conflitto con la disciplina di bilancio, che è un'acquisizione - ha concluso - molto importante per l'Europa".