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Briciole di pane

Monti «spinge» la Valdastico

Il governo accelera e il viceministro Ciaccia preme su Trento

Trento, 17 marzo 2012 – II governo Monti accelera sulla Valdastico ma dal Trentino arriva un nuovo stop. «L'obiettivo prioritario - ha spiegato ieri nel vertice romano il viceministro Mario Ciaccia - è ottenere il rinnovo della concessione alla Serenissima», per il quale serve il sì al progetto del completamento della Pirubi. Ma l'assessore Pacher non ci sta e avverte: «La Provincia è pronta ad impugnare gli atti per tutelarsi».


All'incontro convocato dal governo per parlare del completamento della Valdastico Nord da Piovene Rocchette a Besenello, erano presenti, oltre al viceministro per le infrastrutture e ai dirigenti generali del ministero, il vicepresidente della Provincia di Trento Alberto Pacher, il presidente dell'Anas Pietro Ciucci e quello della Serenissima Attilio Schneck. A sorpresa nessun rappresentante politico della Regione Veneto, che ha inviato a Roma il dirigente generale Giuseppe Fasiol. In serata il presidente della Brescia-Padova canta vittoria: «II vertice ha confermato quanto fin qui svolto dalla nostra società, che prosegue gli adempimenti previsti dalla concessione Anas che porterà entro i prossimi 40 giorni alla conferenza dei servizi». A dettare i tempi - ha sottolineato il viceministro Ciaccia - è l'Unione europea, e il governo vuole rispettarli perché l'obiettivo oggi è il rinnovo della concessione e mantenere la credibilità riconquistata. Su dove investire le risorse si deciderà poi.


La Serenissima ha già presentato il progetto preliminare, che Anas ha approvato. «Se si deve aprire la conferenza dei servizi, la si apra, ma sappiate fin d'ora che se saranno assunti atti vincolanti per il Trentino, la Provincia li impugnerà», ha avvertito l'assessore Pacher, «siamo pronti a confrontarci con la Regione Veneto su tutte le infrastrutture, ma non con la pistola puntata alla testa. Se sarà necessario ci tuteleremo, è lo Statuto di autonomia a sancire che è necessaria l'intesa con il Trentino». La Provincia dunque resta ferma sulla propria posizione: investimento sul raddoppio della linea del Brennero per spostare il più possibile il traffico merci sui treni, no secco a un disegno - spiega Pacher - «che rischia di vedere due autostrade sul nostro territorio che si immettono a 20 chilometri l'una dall'altra sull'A22». Già nei prossimi giorni tornerà a riunirsi il tavolo di confronto tra Regione Veneto e Trentino, alla presenza di rappresentanti del governo, «per discutere non solo di Valdastico ma del quadro delle infrastrutture per il Nord Est», mette in chiaro Pacher. Che al ministro non ha mancato di far notare i due comunicati sfornati giovedì sera in rapida sequenza dalla Lega Nord e dall'A31 su un presunto scambio tra Valdastico e concessione dell'A22, «un passaggio sgradevole e inopportuno», lo bolla l'assessore, «oggi nessuno ha evocato l'Autobrennero».

Chiara Bert (fonte: Il Trentino)