Moretti: «Debiti Regioni, Trenitalia rischia»
3 miliardi sbloccati dal governo per gli arretrati degli enti locali: riguardano i trasporti e anche le ferrovie
Roma, 8 marzo 2013 – Non è la prima volta che l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, batte cassa nei confronti delle Regioni che non pagano o tardano a saldare il corrispettivo per i servizi locali resi dal suo gruppo. Questa volta però il manager suona l'allarme per la propria azienda: «Abbiamo crediti scaduti verso le Regioni per oltre un miliardo di euro - ha detto ieri - e rischiamo di entrare in crisi di liquidità». Un problema non da poco per un gruppo che deve pagare lo stipendio a 80 mila dipendenti.
I mancati pagamenti sono quelli pregressi che si sono accumulati negli anni, fino al 2012, e che le Regioni non hanno saldato pur avendo ricevuto dallo Stato, a dicembre scorso, l'equivalente, pari a circa 1,4 miliardi. Moretti lamenta che il debito pregresso compromette lo sviluppo di Fs che sta affrontando un investimento di 2,5 miliardi e che deve continuare a «pagare lavoratori e fornitoti». Quanto alla liquidità: «Non siamo ancora in crisi e la stiamo gestendo, ma non possiamo più proseguire in una situazione di scivolamento in cui facciamo un servizio e non veniamo pagati» ha spiegato.
«Non pensino - ha proseguito - che continueremo a fare il servizio "a piangere": se non verranno pagati i crediti dovremo essere costretti a ridimensionare il servizio, ma anche a scelte più incisive» ha annunciato. Un avvertimento rivolto a Regioni come il Lazio e la Campania indebitate per circa 200 milioni.
Tocca dunque alle Regioni rispettare gli impegni per il passato ma anche per il futuro. Per il 2013, infatti, il governo ha già provveduto a stanziare le risorse necessarie. Lo ha fatto una decina di giorni fa, firmando il primo decreto di riparto dei cinque miliardi che sono stati destinati dalla legge di Stabilità al trasporto pubblico locale. Più precisamente è stato sbloccato il 60% della cifra, pari a circa tre miliardi, comprensivo delle risorse destinate al trasporto ferroviario. Non appena il provvedimento sarà bollinato dalla Ragioneria, i soldi potranno affluire alle casse delle Regioni. Questa volta però il ministero, dove opera il viceministro Mario Ciaccia, ha tenuto conto della cattiva prassi delle Regioni di trattenere i soldi sul conto invece che versarli alle Fs. Per questo, per la prima volta, ha inserito nel decreto una norma che prevede un monitoraggio del ministero sulle Regioni affinché usino le risorse per lo scopo per il quale sono state loro affidate. In caso contrario il ministero può intervenire e sollecitare il saldo.