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Briciole di pane

Nasce un colosso dell'auto condivisa

Si fondono Car2Go di Daimler e DriveNow di BMW dando vita ad una sola società con quasi 5 milioni di veicoli

Operazione in grande stile quella messa in atto in questi giorni dalle principali società attive nel mercato dell’auto condivisa. Car2Go di Daimler e DriveNow di BMW hanno infatti deciso di fondersi per diventare più competitive e soprattutto per dare del filo da torcere a Uber, il terzo grande attore di questo mercato.

La fusione delle due società porterà ad unire una flotta di auto in condivisione pari a poco meno di cinque milioni di veicoli. Un gigante del cosiddetto car sharing dunque, che potrebbe quasi arrivare a monopolizzare il mercato.  E non solo, perché le due case madri - Daimler e BMW -, dopo aver annunciato la fusione paritetica hanno anche spiegato che aggiungeranno nuovi servizi ai clienti come applicazioni per smartphone per chiamare i taxi, localizzare i parcheggi e ricaricare le vetture elettriche.

Il via libera all’operazione è arrivato dopo una serie di passaggi. BMW è diventata proprietaria unica di DriveNow comprando per 209 milioni di euro il 50% che prima era di Sixt SE, la società di noleggio con la quale nel 2011 aveva fondato l’azienda per il car sharing.  Un’operazione simile è stata fatta da Daimler che è diventata unica proprietaria di Car2Go acquistando da Europcar il 25%.

L’operazione di fusione dovrebbe avvenire entro giugno. E’ comunque possibile che i due marchi rimangano separati, anche se i clienti potranno rivolgersi ad una unica piattaforma di noleggio.

Che guerra adesso sia con la concorrenza è certo. “Non lasceremo il futuro della mobilità urbana nelle mani di altri”, ha infatti commentato l’amministratore delegato di Daimler, Dieter Zetsche. L’operazione tra i due giganti del car sharing avrebbe infatti come obiettivo quello di contrastare la concorrenza delle società di trasporto a chiamata come Uber e Lyft.

Tutto mentre le stesse BMW e Daimler stanno già lavorando allo sviluppo di auto senza pilota, che potrebbero permettere loro di contrastare il mercato dei taxi e dei servizi a chiamata.

Le due società che si sono fuse, sono presenti già in Italia. DriveNow dal 2016  è attiva a Milano con 500 auto e adesso ha circa 950mila clienti a livello globale. Car2Go, in Italia dal 2013, conta oggi 2,7 milioni di iscritti in tutto il mondo, con una flotta di 13.900 veicoli in 8 paesi e 26 città: in Italia opera a Roma, Milano, Firenze e Torino con oltre 2.100 vetture.  Proprio il mercato italiano pare essere uno dei più promettenti con il 27% delle auto condivise già a motore elettrico e con oltre un milione di utenti.

Andrea Zaghi