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Briciole di pane

Nel 2016 risultati da primato per il mercato dei veicoli industriali

In dicembre balzo in avanti del +153,2%, nell'anno +52,2% e del +51,5%. Chiesto al Governo di continuare con gli incentivi

Torino, 18 gennaio 2017 - Dopo i buoni risultati del mercato italiano ed europeo delle auto oltre che di quelli dei veicoli commerciali, è arrivata anche la conferma dell’ottimo traguardo raggiunto dalle comprevendite in Italia dei veicoli industriali. Stando infatti ai dati elaborati dal Centro Studi e Statistiche dell'Unrae (l’associazione che raccoglie i produttori esteri), sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mercato italiano dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate ha chiuso dicembre con 2.965 immatricolazioni, il 153,2% rispetto allo stesso mese del 2015.

Un salto in avanti enorme che ha consentito di concludere il 2016 con un + 52,2% rispetto al 2015 e quindi con 23.163 unità, contro le 15.222 dell'anno precedente. Situazione pressoché simile per quanto riguarda il settore dei veicoli industriali pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore a 16 tonnellate. In questo caso l'incremento è stato ancora maggiore a dicembre: +171% sul dicembre 2015 (2.360 unità contro 871), portando a +51,5% la crescita riferita all'intero anno (17.990 immatricolazioni contro 11.878).

Naturalmente più che soddisfatti i commenti degli operatori del settore. “In particolare, risalta il risultato di dicembre che denota un incremento, in assoluto e in confronto con gli altri mesi, davvero eccezionale, dovuto alle misure adottate dal Governo sia in materia fiscale, come il Superammortamento, che di sostegno al mercato con gli incentivi all'acquisto”, ha spiegato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae.

La stessa Unrae, tuttavia, ha aggiunto: “Riconosciuto che l'impegno del Governo ha certamente favorito tale ripresa, l'Unrae ribadisce, comunque, la necessità che vengano adottate disposizioni strutturali che diano certezza agli investimenti e consentano una programmazione chiara e puntuale degli obiettivi economici e tecnologici del settore”.

Andrea Zaghi