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Briciole di pane

Nel 2018 costi di trasporto merci pressoché stabili

Confermato, anche se in miglioramento, il deficit della bilancia dei pagamenti. Indagine di Banca d'Italia sul settore

Nel 2018 i costi di trasporto delle merci sono rimasti stabili per la strada, in aumento per le ferrovie e l’aereo, in diminuzione per la nave. Sono alcune delle indicazioni che derivano dall’Indagine sui trasporti internazionali di merci che ogni anno (dal 1998) Banca d’Italia predispone per raccogliere dati significativi sui trasporti internazionali di merci da e per l'Italia; l'indagine contribuisce alla compilazione del conto dei servizi della bilancia dei pagamenti.

Quest’anno la ricerca si è basata su interviste condotte presso 197 tra i principali operatori del trasporto internazionale di merci. I risultati dei questionari, spiega una nota, “descrivono per il 2018 un andamento dei costi del trasporto stabile in media per la strada e in aumento per la ferrovia; i costi del trasporto marittimo sono risultati mediamente in calo dopo la ripresa dell'anno precedente, nell'aereo sono invece aumentati”. Banca d’Italia fa notare anche che le quote di mercato “dei vettori residenti sono lievemente aumentate in tutti i settori, contribuendo alla riduzione rispetto all'anno precedente del disavanzo nella bilancia dei trasporti mercantili dell'Italia (-5,5 miliardi di euro)”.

Banca d’Italia precisa che “ha continuato a ridursi l’incidenza dei costi di trasporto, che nel 2018 è stata pari, rispettivamente, al 3,0 e al 3,9 per cento del valore delle merci esportate e importate”. Analizzando più da vicino l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto, Banca d’Italia individua nella nave “la modalità principale se si considerano i volumi importati ed esportati (53 per cento, contro il 27 della strada e il 12 complessivo della ferrovia), ma dal punto di vista dei valori la sua incidenza scende al 27 per cento, contro il 47 della strada e il 14 della ferrovia. L’aereo registra un peso significativo solo sul valore dell’interscambio, l’11 per cento, mentre per le condotte (importazioni di gas metano) vale il contrario (9 per cento delle quantità)”.

Il deficit cronico della bilancia dei pagamenti dei trasporti mercantili, fa notare l’indagine, è determinato dalle “basse quote di mercato dei vettori italiani”. In ogni caso, il lieve miglioramento registrato nel 2018 è stato attribuito “alla riduzione del deficit nei trasporti navali, a sua volta derivante dal calo complessivo dei costi e dal lieve aumento della quota di mercato degli armatori italiani”.

Andrea Zaghi