Nel 2018 il mercato delle auto in Italia è crollato del 3,1%
In un anno 7 mesi su 12 hanno chiuso con il segno meno
Bene in dicembre, male per tutto l’anno. E’ la sintesi dell’andamento del mercato italiano dell’auto secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e commentati da Anfia (l’Associazione che raccoglie le imprese italiane del settore). A dicembre dunque, il mercato italiano dell’auto – spiega una nota -, “totalizza 124.078 immatricolazioni, in aumento del 2% rispetto allo stesso mese del 2017. I volumi immatricolati nell’intero 2018 ammontano, così, a 1.910.025 unità, il 3,1% (circa 60.000 vetture) in meno rispetto al 2017”.
La sintesi matematica dei dati è quindi commentata da Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA, che spiega: “La crescita mediamente contenuta di dicembre e il calo della chiusura d’anno (su cui hanno pesato le flessioni di settembre, ottobre e novembre) sono dovuti in buona parte alle conseguenze dell’entrata in vigore, dal 1° settembre scorso, dei nuovi standard sulla misurazione delle emissioni e, quindi, dell’obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di un propulsore Euro 6C e 6D temp”. Sempre Scudieri aggiunge: “La crescita delle immatricolazioni a luglio e ad agosto al di sopra della media ha portato ad un effetto di compensazione nel mese successivo, mentre nell’ultimo trimestre dell’anno la situazione, seppur con qualche strascico negativo, ha incominciato a normalizzarsi”.
E’ per questi motivi che il 2018, in generale, ha visto un andamento altalenante del mercato: 7 mesi su 12 hanno chiuso con il segno meno. Nella prima parte dell’anno i fattori che più hanno inciso su questo andamento, secondo Anfia, “sono stati dapprima l’instabilità politica e il clima pre-elettorale e poi la progressiva contrazione delle vendite di auto diesel, sulla scia di quanto accaduto negli altri maggiori mercati europei. Nell’ultima parte dell’anno, oltre a quanto già spiegato, hanno influito negativamente anche il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’ESI (Economic Sentiment Indicator) in calo e le tensioni politiche legate alla manovra finanziaria”.
Come sarà il 2019?
Anfia non azzarda previsioni per i prossimi mesi. Il 2019, secondo i costruttori italiani d’auto, “si apre all’insegna della preoccupazione per le ripercussioni negative del bonus-malus, per il clima di incertezza economica, nonché per un contesto produttivo piuttosto critico (l’indice della produzione dell’industria automotive risulta in calo dallo scorso luglio e gli ordinativi da agosto). Un passo importante per la transizione verso una mobilità ad impatto zero è invece stato fatto con lo stanziamento a supporto delle infrastrutture di ricarica previsto dalla stessa Legge di Bilancio”.
L’analisi per categoria di alimentazione
Passando all’analisi del mercato per alimentazione, a dicembre 2018 – secondo indicato dal Ministero e sempre commentato da Anfia -, risultano in crescita le immatricolazioni di autovetture a benzina, ibride ed elettriche, mentre risultano in calo quelle diesel, a Gpl e a metano.
In particolare, “le autovetture diesel continuano a calare, -17% nel mese di dicembre, con una quota del 45,9%. Nel 2018, il calo delle autovetture diesel si attesta a -12% e la quota di mercato è del 51,2%. In crescita, invece, le immatricolazioni di auto a benzina, che nel mese registrano un aumento del 41% e nell'anno dell'8%. La quota di mercato ha raggiunto il 42% nel mese e il 35,5% nell'anno. Le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 12,1% del mercato di dicembre e il 13,3% nel totale 2018, in calo del 4,8% nel mese e in crescita del 10% nel 2018”.