Niente Francia per Alitalia e Ntv
Valducci (Commissione Trasporti) avverte: i soci di riferimento devono restare italiani
Milano, 6 aprile 2011 - La bandiera sulla carlinga degli aerei di Alitalia dovrà continuare a essere bianca, rossa e verde. E anche sui treni privati di Ntv dovrà esserci il tricolore italiano. Quello di Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera, è più di un semplice auspicio. «Chiariamo», spiega a MF-Milano Finanza, «io penso che aprire i mercati sia un fatto positivo. Sempre». Anche quando alle società italiane viene chiusa la porta in faccia, come le Fs lamentano abbia fatto la Francia? «Se guardo formalmente la compagine azionaria di Ntv», dice Valducci, «non posso dire che il mercato italiano è stato aperto ai francesi. Posso dire», aggiunge, «che il mercato è stato aperto ad una compagnia italiana in cui c'è una minoranza francese che ha l'expertise industriale». Eppure, secondo alcuni. Sncf con il 20% sarebbe tutt'altro che un socio silente e che, con il passare del tempo, i francesi possano voler crescete. «Mi auguro», dice ancora Valducci. «che le cose rimangano così come sono, come mi auguro che anche Alitalia resti italiana e non diventi francese (Air Franco ha il 25%, ndr). Spero». aggiunge il presidente della commissione Trasporti, «che non si tratti di teste di ponte, anche perché, se le cose dovessero rimanere come sono, avremmo tutto sommato un ingresso guidato di queste società nei nostri mercati». E se volessero assumere il controllo di Ntv e Alitalia? In questo caso, conclude Valducci, «sono molto convinto che bisognerebbe comunque far rispettare il vincolo di reciprocità, anche se così», è l'amara considerazione, «l'Europa unita fa poca strada...». Proprio ieri in commissione Trasporti alla Camera, è stato ascoltato il numero uno delle Ferrovie Mauro Moretti. A margine dell'audizione, Moretti è di nuovo andato all'attacco della società fondata da Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo. «Sono sempre loro ad attaccare per primi», ha detto Moretti, «e questo vuol dire che forse sono in difficoltà». Secondo l'ad delle Ferrovie, «i continui rinvii dell'inizio della loro attività, prima gennaio 2011, poi giugno, quindi settembre o ottobre, poi attraverso i giornali a fine anno, e adesso addirittura al 2012, vorranno pur dire qualcosa». Sul tema, ieri, è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Con i francesi, ha spiegato, «c'è un problema di reciprocità: c'è una condivisione di principio ma poi all'atto pratico nascono i problemi». Per quanto riguarda Ntv. secondo Matteoli, «non c'entra nulla con il problema che c'è tra Italia e Francia, Ntv», ha precisato, «è una impresa che ha diritto, se risponde ai canoni tecnici e giuridici, di poter essere concorrente delle Ferrovie».