Nuova Cdp la vera leva per Tremonti
Cassa Depositi alza il velo sul nuovo fondo
Milano 22 marzo 2011 - La nuova veste della Cassa Depositi e Prestiti prende sempre più forma. Ieri il numero uno della società pubblica. Giovanni Gorno Tempini, ha confermato che la Cdp ha allo studio «un fondo nel greenfield», ossia nelle infrastrutture ancora da realizzare che andrebbe ad affiancarsi a F2i, quello guidato da Vito Gamberale che opera invece nel brownfield, ossia nelle opere già in esercizio. La scelta dei tempi da parte di Gorno Tempini non è casuale. Proprio in questi giorni il Tesoro sta mettendo a punto il National Reform Plan, il documento che l'Italia dovrà consegnare alla Commissione europea entro la fine di aprile nel quale indicherà le leve attraverso le quali intende perseguire i suoi programmi di sviluppo. La Cassa dovrebbe avere un ruolo fondamentale nella strategia che Via XX Settembre intende sottoporre a Bruxelles. A partire proprio dal nuovo fondo per le infrastrutture greenfield. Le basi per l'avvio dell'operazione, del resto, sono già state gettate con il decreto Milleproroghe, dove è stata inserita una norma che autorizza il Tesoro a costituire una sgr finalizzata alla gestione di fondi comuni di tipo mobiliare riservati a investitori qualificati che perseguano tra i loro obiettivi la realizzazione di nuove infrastrutture sul territorio nazionale. Il piano, insomma, è quello di operare sulla falsariga del fondo d'investimento per finanziare lo sviluppo delle piccole e medie imprese costituito dal Tesoro insieme ad Abi e a Confindustria e poi finanziato grazie alla Cdp e a quattro banche italiane. Nel caso delle infrastrutture, tuttavia, la sgr dovrebbe nascere su input solo di Tesoro e Cdp, mentre tra i soggetti finanziatori potrebbero esserci anche fondi sovrani come quello di Singapore o cinesi. La dote da raccogliere sarebbe di almeno un miliardo e la durata del fondo dovrebbe essere di 30 anni. «È pacifico che il fondo possa avere un ruolo in settori strategici. Questo già avviene ad esempio per Terna, ma è prematuro fare commenti su altri settori. È un tema fluido», ha risposto Gorno Tempini a chi gli chiedeva se la Cdp potesse intervenire nelle partite calde. con riferimento anche a Parmalat, dopo la nuova offensiva francese sulle società italiane. II fondo greenfield, tuttavia, è solo una delle operazioni allo studio della Cassa per rimettere in moto l'economia del paese. Accanto alla classica mission del finanziamento degli enti, dunque, si inseriranno nuovi obiettivi. Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, Cdp già opera attraverso il Fondo italiano d'investimento e insieme alla Sace per il finanziamento dell'internazionalizzazione. C'è poi allo studio il modello tedesco Kfw. Questo prevede un ruolo più attivo nel sostegno delle imprese italiane che operano all'estero. In pratica la Cdp dovrebbe presentarsi direttamente nelle gare estere per acquisire commesse grazie alla sua massa critica. Appalti che poi dovrebbe girare direttamente a imprese italiane. Un'idea da tempo accarezzata da Giulio Tremonti.
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