Ocse all'Italia: urgente l'Autorità dei Trasporti
Secondo l'Ocse, il Pil italiano diminuirà dell'1,5% quest'anno, prima di aumentare dello 0,5% l'anno prossimo
Roma, 2 maggio 2013 - L'Italia ha compiuto notevoli progressi nel risanamento delle finanze pubbliche, adottando diverse riforme destinate ad incoraggiare la crescita economica. E' il giudizio del Rapporto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico "Economic Survey of Italy 2013". L'Ocse, tuttavia, sottolinea che permangono alcune criticità, tra cui la mancata attivazione della nuova autorità di regolazione dei trasporti.
L'Ocse sottolinea come la scarsa competitività, la riduzione dei prestiti bancari e l'impatto immediato dei tagli alla spesa pubblica e degli aumenti impositivi che gravano sulle famiglie e le imprese continuino ad indebolire la crescita sul breve termine. Secondo l'Ocse, il Pil diminuirà dell'1,5% quest'anno, prima di aumentare dello 0,5% l'anno prossimo. Le manovre di bilancio, scrivono gli analisti dell'Organizzazione, dovrebbero essere focalizzate su tagli permanenti della spesa per evitare un ulteriore aumento di livelli impositivi già elevati. È necessario, inoltre, avviare una ristrutturazione del sistema tributario per ridurre le spese fiscali inefficienti e rendere il rispetto degli obblighi più facile e meno costoso.
Il livello impositivo che grava sui lavoratori a basso reddito è più elevato che nella maggior parte dei 34 Paesi Ocse. La riduzione dell'aliquota fiscale del secondo percettore di reddito in un nucleo familiare consentirebbe di porre rimedio allo scarso tasso di partecipazione delle donne sul mercato del lavoro italiano. Il primo obiettivo del Governo Letta dovrebbe essere l'attuazione completa delle recenti riforme, il monitoraggio del loro impatto e l'introduzione di miglioramenti, dove necessario. È inoltre urgente, scrivono gli analisti, assicurarsi che la nuova autorità di regolazione dei trasporti venga istituita in tempi brevi e che l'autorità garante della concorrenza eserciti attivamente i suoi nuovi poteri.
L'Ocse sottolinea come la scarsa competitività, la riduzione dei prestiti bancari e l'impatto immediato dei tagli alla spesa pubblica e degli aumenti impositivi che gravano sulle famiglie e le imprese continuino ad indebolire la crescita sul breve termine. Secondo l'Ocse, il Pil diminuirà dell'1,5% quest'anno, prima di aumentare dello 0,5% l'anno prossimo. Le manovre di bilancio, scrivono gli analisti dell'Organizzazione, dovrebbero essere focalizzate su tagli permanenti della spesa per evitare un ulteriore aumento di livelli impositivi già elevati. È necessario, inoltre, avviare una ristrutturazione del sistema tributario per ridurre le spese fiscali inefficienti e rendere il rispetto degli obblighi più facile e meno costoso.
Il livello impositivo che grava sui lavoratori a basso reddito è più elevato che nella maggior parte dei 34 Paesi Ocse. La riduzione dell'aliquota fiscale del secondo percettore di reddito in un nucleo familiare consentirebbe di porre rimedio allo scarso tasso di partecipazione delle donne sul mercato del lavoro italiano. Il primo obiettivo del Governo Letta dovrebbe essere l'attuazione completa delle recenti riforme, il monitoraggio del loro impatto e l'introduzione di miglioramenti, dove necessario. È inoltre urgente, scrivono gli analisti, assicurarsi che la nuova autorità di regolazione dei trasporti venga istituita in tempi brevi e che l'autorità garante della concorrenza eserciti attivamente i suoi nuovi poteri.