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Briciole di pane

Oice: nel 2024 esecuzioni lavori salite al 64,1% a fronte del 29,5% del 2023

Crollano gare ingegneria sia in valore (-81,3%) che in numero (-77,6%)

Nel 2024 le gare Pnrr per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione) hanno registrato un forte calo sia in valore (-81,3%) che in numero (-77,6%)
rispetto al 2023. Segno che nel 2024 le attività virano verso la fase esecutiva (direzione lavori, validazioni, collaudi, assistenze al Rup), che sono salite al 64,1% del valore totale dal 29,5% del 2023. È quanto emerge da un rapporto dell'Oice, l'Associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica, ripreso dall’Ansa.

"La riduzione del valore del numero delle gare va considerata fisiologica, così come lo spostamento sulle direzioni lavori e sulle verifiche dei progetti che sono aumentate del 113% nell'ultimo trimestre del 2024 rispetto al precedente. La fase di realizzazione delle opere assume quindi sempre maggiore rilievo", ha detto Giorgio Lupoi, presidente dell'Oice, mettendo in luce alcuni "problemi irrisolti". Tra questi "è mancata la definizione di un contratto-tipo, essenziale per ridurre contenziosi che, viste le scadenze imposte dal Piano, potrebbero evitare ritardi", ha spiegato.

Dal rapporto emerge anche che le stazioni appaltanti più attive per numero di bandi pubblicati in tutto il 2024 sono stati i Comuni che con 432 gare affidano 73,6 milioni, il 26,1% del totale dei bandi Pnrr (nel 2023 le gare erano state 2.061 per 504,9 mln, il 33,4% del totale). È stata la sanità a convogliare più risorse: 52 bandi per 32,8 milioni, l'11,6% del totale 2024 (nel 2023 le gare erano state 292 per un importo dei servizi di 186,6 milioni, il 12,3% del totale).