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Briciole di pane

Ordine nel bilancio Atlantia

Autostrade: Risultato netto in crescita del 12% a 437 milioni

Roma, 3 agosto 2011 - Il traffico continua a segnare il passo sulle autostrade italiane. Nonostante ciò Atlantia è riuscita a chiudere una semestrale in crescita, con ricavi in aumento dell'14%, a quota 1,8 miliardi, un'Ebitda che sale del 6,2 per cento, un utile netto che aumenta del 12% nella gestione ordinaria, ma includendo la cessione della Strada dei Parchi a Toto si arriva a un 41%, a quota 437 milioni. È sempre questa operazione a determinare una riduzione dell'indebitamento del gruppo, che passa da 9,6 miliardi a 8,7 miliardi per il deconsolidamento di 862 milioni di debito dell'autostrada abruzzese. Il dato sull'utile netto calcolato senza l'effetto delle partite straordinarie, e pari a 309 milioni, risulta depurato dalla plusvalenza di Strada dei Parchi, ma anche dalla svalutazione della partecipazione di Alitalia per 25 milioni. E da una ripresa di valore per 0,5 milioni sulla partecipazione in Igli. L'andamento del traffico sulla rete autostradale del gruppo segna nel primo semestre una flessione complessiva dello 0,5 per cento. Il dato diventa ancora più pesante se si guarda alla rete italiana, dove è stato registrato un calo medio dell'1,2%, trainato al ribasso dal traffico di auto e furgoni che hanno segnato una contrazione dell'1,3 per cento. A compensare il dato nazionale ci pensano le tratte gestite all'estero, in Polonia e in Sudamerica, dove gli incrementi sono stati anche superioni al io per cento. Atlantia continua ad aumentare il ritmo degli investimenti, che nei primi sei mesi sono stati pari a 714 milioni con un incremento del 15 per cento. I ricavi da pedaggio sono in crescita del 7,6 per cento, a quota 1,57 miliardi (1,87 miliardi i ricavi totali), in virtù degli aumenti tariffari. Salgono anche i costi operativi, che passano da 694 a 742 milioni ( 6,9%) soprattutto per i maggiori oneri concessori, pari a 91,6 milioni, che le società di gestione devono corrispondere all'Anas. Il risultato operativo aumenta del 9,6 per cento, sia per l'incremento dell'Ebida ma anche per minori accantonamenti e rettifiche per 19,8 milioni. La società è riuscita a generare un cash flow da gestione operativa pari a 819 milioni, in aumento del 20% circa rispetto a giugno 2010. La riserva di liquidità, tra disponibilità liquide e linee di credito, è pari a 3,9 miliardi. «Pur in presenza di una limitata contrazione dei volumi di traffico registrata nei primi sei mesi - spiega la nota diffusa ieri - resta prevedibile per l'esercizio in corso un miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2010».

(Fonte: Il Sole 24 Ore)