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Briciole di pane

Passera: 50 miliardi da destinare alle infrastrutture

Il ministro: "Non prevale il pessimismo, ma l'impegno, la reazione dell'economia reale che vuole rispondere alla speculazione"

Roma, 25 luglio 2012 - Cinquanta miliardi da destinare alle infrastrutture. Questo l'impegno del Cipe entro fine legislatura. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera nel corso del suo intervento alla presentazione del piano Anas per l'esodo estivo 2012. "Non prevale il pessimismo, ma l'impegno, la reazione dell'economia reale che vuole rispondere con i fatti alla speculazione. L'Italia pezzo a pezzo si sta mettendo a posto".

"Le infrastrutture, soprattutto di viabilità, sono sempre state al centro dell'azione di questo governo", ha detto il ministro Passera. "Il Cipe in pochi mesi - ha spiegato - ha sfornato progetti concreti, con nome e cognome, per 30 miliardi e l'impegno è di raggiungere, con progetti approvati ed accelerati, i 50 miliardi entro fine legislatura, anche attraverso le molte norme che sono state varate, per accelerare le procedure, reperire i finanziamenti e sbloccare i pagamenti". "Trenta miliardi - ha sottolineato Passera - sono 2 punti di Pil, cinquanta miliardi sono oltre 3 punti di Pil. Sono tutti tasselli di quell'agenda per la crescita che sta perseguendo il governo, fatta di cose molto concrete, di lavoro nascosto, magari lungo, come ad esempio quello che ha portato al decreto sviluppo".

Per quanto riguarda il piano esodo, il ministro Passera ha sottolineato "l'importanza di un'iniziativa concreta come questa e dell'impegno unitario del Sistema Italia. Siamo pronti al prossimo esodo con strumenti adeguati. Polizia, Carabinieri, Anas, comcessionarie, Aci, hanno imparato a lavorare assieme, mettendoci mezzi, tecnologia, informazione e lavorando anno dopo anno sulla cultura della sicurezza stradale, che deve partire dalle scuole e dalle famiglie e deve riguardare ovviamente in primo luogo gli utenti".

Passera si è anche soffermato sulla nuova Salerno-Reggio Calabria, confermando l'obiettivo del 2013 e rivolgendo un elogio all'Anas e al suo amministratore unico Pietro Ciucci: "La Salerno-Reggio Calabria è un'opera clamorosa dal punto di vista ingegneristico, tenendo conto che si tratta di un'autostrada di montagna con più di 400 km di tracciato, con molti viadotti e gallerie". "Noi ci abbiamo messo la faccia - ha sottolineato Passera - ed entro l'anno prossimo si devono terminare i cantieri ancora aperti. Poi vedremo come completare gli ultimi chilometri. Abbiamo visto i progetti uno per uno e li seguiamo ogni mese; ci mettiamo tutta la voglia, l'impegno e dove necessario la passione perché questo accada".

Sulla Salerno-Reggio Calabria il primo obiettivo "è stato già raggiunto - ha continuato Passera - dimezzando i chilometri a corsia unica, che poi sono le strozzature che creano le file, che sono passati da 94 a 46 chilometri. Ora dobbiamo portarli a zero entro il prossimo anno. Dobbiamo porci sempre nuovi obiettivi". Il ministro ha infine aggiunto che l'esecutivo si sta organizzando "con grande impegno" anche contro eventuali infiltrazioni mafiose.

A confermare la deadline di fine 2013, è stato anche Pietro Ciucci, "Il primo obiettivo dell'Anas per l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria - ha detto l'amministratore unico di Anas - è quello di completare tutti i lavori finanziati e già avviati entro la fine del 2013 aprendo al traffico ulteriori 93 chilometri. L'andamento dei lavori a tutt'oggi consente di confermare tale obiettivo, che si pone come una sfida in termini di impegno costruttivo e di risorse finanziarie".

Prima dell'esodo, ha affermato Ciucci, "apriranno 25 chilometri di nuova autostrada". Oltre a questi, "verranno messi a disposizione dell'utenza circa 32 km di singola carreggiata ammodernata sulla quale sarà fruibile la corsia di emergenza". Per chiudere tutti i cantieri - ha concluso Ciucci - sono stati stanziati 7,5 miliardi di euro e servono "3 miliardi, che dovrebbero arrivare dal Governo, per appaltare 58 nuovi chilometri".

Mario Avagliano