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Briciole di pane

Perché non ricorrere al leasing per le infrastrutture?

Maurizio Lazzaroni, presidente di Assilea: Molti enti locali hanno cominciato ad apprezzare questo strumento

Roma, 19 gennaio 2012 – A opere diverse, si adattano differenti modalità di finanziamento. Un project financing è applicabile a un'opera la cui gestione generi ricavi sufficienti a ripagare i finanziamenti accesi per la sua realizzazione e a generare profitti tali da giustificarne l'investimento. Stiamo parlando di un'autostrada, un tunnel autostradale, un porto o un grande parcheggio aeroportuale. Opere che in gergo tecnico si definiscono «calde».

Molto diversi sono ospedali e scuole, con la cui realizzazione la pubblica amministrazione intende raggiungere obiettivi di natura sociale. Nella gestione di queste opere non è certamente prioritario il profitto o la quadratura dei conti finanziari, ma è essenziale l'adempimento di un obbligo verso la popolazione, la stessa che paga le tasse auspicando un'assistenza medica e un'istruzione migliori. Opere che, proprio per la loro finalità diversa da quella economica, in gergo si definiscono fredde.

Ancora diversa dalle precedenti è l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di scuole e ospedali di proprietà di enti pubblici. L'investimento si deve ripagare, le emissioni di Co2 devono diminuire ma, soprattutto, la realizzazione deve essere rapidissima, pena il mancato raggiungimento del break-even cui contribuisce in modo prevalente l'ottenimento di tariffe incentivanti. Opera calda, ma di dimensione e tempistica inadatte al project financing.

Alla seconda e terza tipologia di opere è spesso il leasing a fornire i mezzi finanziari necessari alla loro realizzazione. Considerato che negli appalti pubblici sono all'ordine del giorno ritardi biblici, opere rimaste incomplete e costi che crescono a dismisura, molti enti locali hanno cominciato ad apprezzare lo strumento del leasing, proprio perché in grado di offrire - tra gli indubbi vantaggi - una procedura unica capace di condensare l'affidamento della progettazione e la realizzazione dell'opera, la certezza che l'onere dei canoni comincerà solo dopo la consegna e collaudo della stessa, la capacità da parte della società di leasing di scegliere partner affidabili tra le imprese realizzatrici, e una forza contrattuale tale da imporre il rispetto dei tempi e dei costi prestabiliti, oltre che limitare molto i rischi di contenzioso. Vantaggi non di poco conto, che consentono alle amministrazioni aggiudicatrici di giustificare oneri più elevati a fronte dei servizi ricevuti. Non ci sono dubbi sul fatto che la strada intrapresa sia ancora costellata di problemi da risolvere: migliore definizione normativa del ruolo del finanziatore, testi contrattuali ritagliati sulle esigenze di un cliente pubblico, standardizzazione delle procedure, miglior conoscenza del mondo della pubblica amministrazione da parte delle società di leasing, così come del leasing da parte degli enti pubblici. L'Assilea ritiene pertanto che il leasing sia una modalità utile allo sviluppo delle infrastrutture in Italia, e anche per questo motivo sta seguendo da anni la materia, in stretto contatto con le altre Associazioni di categoria interessate (come l' Ance, l'associazione dei costruttori edili), con le Autorità di settore (ministero Infrastrutture e Trasporti) e il mondo accademico (Università Bocconi), e ha messo a disposizione della Pubblica Amministrazione alcuni strumenti (bandi di gara tipo, vademecum e Osservatorio sul Leasing Pubblico) che ci auguriamo possano essere validi ed efficaci strumenti per approfondire concretamente la materia e approcciare correttamente il mondo del leasing. Anche in questi giorni nostre osservazioni e nostre proposte sono sul tavolo delle Istituzioni competenti a occuparsi della Fase 2 – Infrastrutture e Opere Pubbliche, e auspichiamo che il loro apprezzamento porti il leasing ad assumere la posizione che merita nel panorama italiano della finanza innovativa.

Certo, spread e liquidità ridotta non aiutano, ma armati di un minimo di ottimismo sulla seconda parte di quest'anno che si preannuncia complicato, il nostro obiettivo è predispone nel frattempo gli strumenti utili a «fare», quando le nubi si saranno diradate.

Maurizio Lazzaroni, presidente di Assilea (fonte: MF-Milano Finanza)