Ponte sullo Stretto, Lombardo e Scopelliti scrivono a Monti: "Andiamo avanti"
Lettere dei presidenti di Sicilia e Calabria al premier
Nella sua missiva a Monti, Lombardo ha sostenuto che dal punto di vista strategico il Ponte è "la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, il resto del Paese e l'Europa. In tal senso di grande rilievo è l'importante conferma giunta da Bruxelles a proposito della priorità attribuita all'asse ferroviario del nuovo Corridoio Helsinki-Palermo che ha nel Ponte uno snodo cruciale". Il presidente siciliano ritiene che l'opera "è capace di creare le condizioni favorevoli per il rilancio economico-sociale dell'area dello Stretto. L'impatto economico complessivo è di oltre 8 miliardi di euro, con ricadute occupazionali che superano le 40.000 unità/anno limitatamente alle Regioni su cui insiste il Ponte. Inoltre, il grande impegno profuso dalla Regione Siciliana, unitamente alla Regione Calabria ed alla Stretto di Messina, nel predisporre corsi di formazione per la manodopera prevista per la realizzazione dell'opera, consentirà di garantire le più ampie ricadute occupazionali a livello locale".
Lombardo ha sottolineato che "la necessaria priorità realizzativa dell'opera trova un'ulteriore conferma nel progredito stato di avanzamento in cui versa il progetto del Ponte", di cui è stata ultimata la progettazione definitiva, "rendendo l'opera ad oggi immediatamente cantierabile".
Secondo il presidente siciliano, "l'investimento complessivo per la realizzazione del progetto definitivo, che risulta arricchito rispetto al preliminare di importanti opere per il territorio Siciliano, è fissato in 8,5 miliardi di euro, da attuarsi con il ricorso al project finance. Lo schema di finanziamento prevede che la copertura del relativo fabbisogno avvenga per il 60% tramite finanziamenti da reperire sui mercati e per il 40% con risorse pubbliche, in ordine alle quali risultano già stanziati, con precedenti provvedimenti di legge, 2,5 miliardi di euro. In tale quadro, è di tutta evidenza come, considerata la fase decisiva in cui versa il progetto del Ponte, ogni eventuale ritardo nella realizzazione dell'opera si tradurrebbe inevitabilmente in un danno per il Paese in termini di investimenti persi e di penali da corrispondere, che ammonteranno circa 1 miliardo di euro, ed ancor più in una grave perdita di opportunità per lo sviluppo e per l'immagine dell'Italia intera".
Intervenendo in un convegno a Catania, Lombardo ha aggiunto che "l'apertura del cantiere assicurerebbe 40mila posti di lavoro e centinaia per la gestione, senza dimenticare - ha concluso - tutto l'indotto che produce, anche sul piano turistico: sarebbe l'ottava meraviglia del mondo che tutti verrebbero a vedere con ricadute importantissime per l'economia disastrata del Mezzogiorno". Concludendo: "Sarebbe da incoscienti interrompere l'iter del Ponte e non andare avanti...".Spinge per l'apertura dei cantieri principali dlel'opera anche il presidente Scopelliti, il quale nella sua missiva ha sottolineato che "la Regione Calabria ritiene fondamentale la costruzione del ponte sullo Stretto. La mia Regione - ha aggiunto - soffre di un gap infrastrutturale notevole e la costruzione della mega opera porterà dei benefici al nostro territorio al pari di quello siculo". Scopelliti, inoltre, nella lettera a Monti ha evidenziato che "con il Presidente della Regione Sicilia Lombardo abbiamo portato avanti, recentemente, una battaglia a difesa del corridoio 1 Berlino-Palermo che rischiava di essere preferito ad un'altra direttrice ferroviaria. L'Unione Europa ha ben compreso l'importanza di tale asse viario e per questo le nostre richieste hanno avuto esito positivo".
"In questa ottica il ponte sullo Stretto - ha proseguito Scopelliti - è un'opera indispensabile, strategica per questa direttrice. Un'opera che certamente servirà alla Calabria ed alla Sicilia per un nuovo sviluppo economico di quest'area" . Scopelliti ha aggiunto che "non si tratta solo di posti di lavoro che si creeranno con la costruzione dell'opera, bensì di far conoscere al mondo intero come, anche nel profondo Sud, è possibile costruire un'infrastruttura utile alla popolazione ed unica al mondo". Nella lettera, il presidente Scopelliti ha raccomandato al Premier Monti "di non ritardare l'iter poiché tutto ciò si riverserebbe a catena sul nostro paese e sui nostri territori". Al termine della missiva Scopelliti si è detto convinto che "dal Governo, su questo problema, ci sarà la massima attenzione".