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Briciole di pane

Ponte sullo Stretto, Lombardo: non ci rinuncio, pronto a cercare fondi

Lo scrive sul suo blog il presidente della Regione siciliana

Palermo, 10 febbraio 2012 - "Il Ponte sullo Stretto e' un'opera alla quale non dobbiamo rinunciare. Se il governo Monti, una volta superata la valutazione di impatto ambientale, dovesse dirci 'fuori dalle risorse pubbliche, promuovete una iniziativa per portare nelle casse della societa' 1 o 2 miliardi di euro', io mi farei in quattro e girerei il mondo, a cominciare dalla Sicilia, per raccogliere la disponibilita' di chi ci crede". Lo scrive sul suo blog il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo che aggiunge: "E' un impegno che assumo e sono pronto a mettermi in gioco in tal senso perche' ho sentito troppa gente disposta ad investire, anche piccole cifre, per partecipare a quel grande progetto di finanza che i privati stanno mettendo su. Avremmo poi tutto il diritto, e anche il dovere, di chiedere a qualunque governo per quale motivo, se si e' spinto fino a questo punto il progetto e la realizzazione del ponte, da un momento all'altro dovremmo fermarci e riprendere tra 5 o 10 anni?".

"E perche' mai ad un progetto del genere - conclude Lombardo - si dovrebbe negare una partecipazione pubblica di 1,5 o 2 miliardi di euro quando invece l'alta velocita' che attraversa il nord del paese, la pianura Padana partendo dalla Val di Susa, costa 10 volte tanto?". "Quanto io creda nel Ponte sullo stretto di Messina e' risaputo. Un'opera straordinaria che proietterebbe una luce positiva sulla Sicilia che anziche' essere solo l'isola dei Gattopardi, della mafia e dell'inefficienza diventerebbe anche la terra della piu' straordinaria opera realizzata al mondo. Una delle piu' grandi infrastrutture mai costruite con ricadute sul nostro turismo, sul mercato del lavoro, sull'intera economia siciliana. Un'opera alla quale non possiamo rinunciare".