Ponte sullo Stretto, Palazzo Chigi precisa: "La mozione approvata dalla Camera non cancella la realizzazione dell'opera"
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli smentisce una posizione favorevole del governo all'eventuale taglio dei fondi
La smentita di Palazzo Chigi fa seguito alla nota di ieri della Società Stretto di Messina, nella quale si affermava che il voto favorevole della Camera dei Deputati sulla mozione presentata da ‘Italia dei Valori’, inerente le misure a favore del trasporto pubblico locale, non pregiudica "lo stanziamento dei fondi già previsti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, ciò anche alla luce delle valutazioni espresse al riguardo dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli".
Secondo Stretto di Messina, il testo della mozione approvata nel corso della seduta alla Camera, si limita ad impegnare il Governo “nell’assumere iniziative volte a reperire le risorse economiche necessarie anche eventualmente ricorrendo (...) alla soppressione dei finanziamenti che il Governo ha previsto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina”.
Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha smentito una posizione favorevole del governo all'eventuale taglio dei fondi: "Evidentemente il viceministro Misiti, se è vero quanto è stato riferito, ha espresso un parere a titolo personale, che non corrisponde a quanto pensa il Governo né tantomeno il sottoscritto". Insomma, "il progetto del Ponte va avanti".
Dalla Sicilia il governatore regionale Raffaele Lombardo ha sottolineato che "la mozione di Italia dei Valori approvata alla Camera non riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina ma il Trasporto Pubblico Locale per il potenziamento del quale si propone una copertura finanziaria che potrebbe essere prelevata dai fondi già assegnati alla Società Stretto di Messina".
Lombardo ha aggiunto: "Vale la pena di ricordare che i finanziamenti pubblici nella società Stretto di Messina sono meno di 2 miliardi di euro, solo una piccola parte degli 8 miliardi necessari per la realizzazione dell'opera". "Il Ponte sullo Stretto - continua Lombardo - si dovrà realizzare sia perché la parte più consistente del capitale viene dai privati e l'investimento si dovrà fare con il metodo del project financing, sia perché si sono già investite molte risorse. Fermarsi o fare marcia indietro adesso sarebbe scellerato, un imperdonabile spreco di risorse pubbliche". "Per quanto riguarda il vice Ministro Misiti, al suo brillante esordio, è stato gia' opportunamente smentito - ha concluso il Presidente della Regione - dal Ministro Matteoli".