Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Porti: la crisi "attracca" a Gioia Tauro, traffici in calo ma il Governo interviene

Roma, 6 maggio 2010 - La crisi economica globale ''attracca'' nei porti italiani e in particolare nel Porto di Gioia Tauro, dove i traffici si sono ridotti nel 2009 del 20% rispetto ai 3,5 milioni di merci movimentate nel 2008, a causa della forte concorrenza dei porti di Barcellona, Valencia e Marsiglia e dei porti dell'Africa del Nord. Previsioni negative anche per i primi mesi del 2010, dove si stima un ulteriore flessione del 20%, con gravi ripercussioni sull’occupazione.

Per fronteggiare la crisi della perdita di competitività dei terminal come Gioia Tauro, Taranto e Cagliari, e l'aggravarsi della situazione occupazionale del settore, il Governo, recentemente, ha presentato un emendamento al decreto milleproroghe, che prevede per due anni il mantenimento delle attuali tasse portuali e la facoltà per le autorità di diminuirle.

Un provvedimento accolto con soddisfazione dal presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, che dopo un incontro con il ministro Matteoli ha dichiarato: “Ho avuto la possibilità di discutere con il ministro della riforma della legge 84/94 con riferimento particolare ai porti di transhipment qual e' Gioia Tauro ed ho potuto apprezzare l'attenzione che il ministro riserva al settore. Ho anche illustrato nel dettaglio il provvedimento assunto a Gioia Tauro, dove abbiamo abbattuto fino al 90 per cento le tasse di ancoraggio per le navi di grande stazza applicando il decreto interministeriale voluto dallo stesso Matteoli”.

Nel frattempo gli stessi tre porti italiani di transhipment si sono uniti in una associazione chiamata Imeta per programmare azioni comuni e definire una posizione congiunta nei confronti delle istituzioni e, di conseguenza, al mercato. Partendo dall'analisi dettagliata dell'evoluzione della situazione e dell'emergere di una nuova, agguerrita offerta da parte degli scali del nord Africa, i porti di Gioia Tauro, Cagliari e Taranto hanno riconosciuto la necessità di agire per il potenziamento integrato dell'offerta portuale. A questo si aggiunge la definizione dell'integrazione del sistema dei servizi di feederaggio e logistica, ma anche la delineazione di un unico programma per la gestione dei containers. L'Associazione avrà sede a Cagliari e durerà vent'anni.