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Briciole di pane

Porti: via libera alla revisione del codice della Nautica

Lupi, fortemente voluta per dare stimolo a settore

Roma, 19 settembre 2013 – A palazzo Chigi stamane ha ottenuto il via libera un provvedimento atteso per la riorganizzazione ed il rilancio della nautica da diporto. Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che conferisce al Governo la delega per la revisione delle disposizioni in materia di nautica da diporto, con l'obiettivo di dare stimolo al settore e fornire nuova linfa al suo sviluppo, anche alla luce della constatata forte concorrenza internazionale. La delega si rende necessaria al fine di armonizzare la disciplina contenuta nelle differenti normative di settore, adeguandola alle nuove esigenze di semplificazione al fine di creare le basi per uno sviluppo costante e graduale che possa assumere caratteri trainanti per l'economia nazionale.

''Dopo il Decreto del Fare, che aveva già fissato importanti misure per il rilancio del diporto nautico, abbiamo fortemente voluto questa legge delega per un ulteriore stimolo al settore. E' significativo che ciò arrivi prima di un importante appuntamento, quello dei primi di ottobre, con il Salone nautico di Genova". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha commentato il via libera. Dopo otto anni, spiega una nota del Ministero, si e' posta l'esigenza di rivisitare la disciplina di un settore che sta fronteggiando i pesanti effetti della recessione che ha colpito anche la filiera dell'industria e del turismo nautico, soprattutto in conseguenza di una significativa flessione dei consumi da parte dell'utenza con barche medio-piccole.

"Oggi abbiamo fatto un buon provvedimento per il settore" - ha continuato Lupi-, con principi fondamentali che rinnovano la nautica. "Tra questi, non sarà possibile per la Pubblica amministrazione essere presente in dodici porti differenti. Con il provvedimento riconosciamo che in quel settore non ci sono criminali, ma è un settore che va ripreso e valorizzato".

 

I punti salienti della legge

a) semplificazione degli adempimenti formali per le pratiche amministrative riguardanti l'iscrizione delle unità e l'eliminazione degli adempimenti burocratici non necessari;

b) semplificazione del regime amministrativo delle unità diporto, utilizzate anche ai fini commerciali;

c) revisione della disciplina in materia di navigazione temporanea e di prova, oggi limitata ad alcune fattispecie, che non consente ai costruttori di compiere alcune attività prodromiche alla messa in esercizio del mezzo nautico;

d) semplificazione della burocrazia per la dismissione di bandiera anche attraverso l'introduzione di autocertificazioni;

e) estensione dei principi recentemente introdotti in materia di noleggio occasionale anche alla locazione allo scopo di far emergere transazioni commerciali oggi svolte in totale evasione;

f) introduzione di una figura specifica di mediatore che operi esclusivamente e con le peculiarità del settore del diporto;

g) revisione dei titoli professionali del diporto e introduzione di un titolo semplificato per lo svolgimento dei servizi di coperta per le imbarcazioni da diporto per rendere più agevole l'accesso al lavoro anche in linea con le norme dei Paesi Ue;

h) avvio ed implementazione delle attività didattiche con l'inserimento nei piani formativi scolastici della cultura del mare e dell'educazione marinara al fine di potenziare le basi per un Paese che non può che essere a vocazione marittima;

i) individuazione della figura degli istruttori di vela, nel rispetto dei principi generali della sicurezza nautica in conformità con il dettato costituzionale;

l) razionalizzazione delle attività di controllo e delle attività compiute dalle forze di polizia al fine di evitare sovrapposizioni di verifiche con lo scopo di ottenere economie di spesa ed armonizzare le attività di verifica in linea con il percorso già tracciato nella stagione estiva appena trascorsa con l'introduzione del "bollino blu";

m) semplificazione dei procedimenti per l'applicazione ed il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie prevedendone la graduazione in funzione della gravità delle fattispecie, della frequenza e dell'effettiva pericolosità del comportamento, oltre all'introduzione di misure riduttive dell'entità' delle sanzioni, nel caso di assolvimento in margini di tempo ristretti, come recentemente previsto per le violazioni al codice della strada.

 

Ucina, bene la legge delega per riformare il codice della nautica

Plaude al provvedimento l'associazione delle industrie e imprese della nautica da diporto. "Abbiamo atteso questo momento per otto anni e siamo estremamente grati al Governo che, con questa decisione, conferma una straordinaria attenzione, forse senza precedenti, alle necessità del nostro comparto", lo ha dichiarato il Presidente di Ucina Confindustria Nautica Anton Francesco Albertoni commentando l'approvazione del Consiglio dei Ministri che avvia l'iter per la revisione del Codice della Nautica.

"Le semplificazioni amministrative che la revisione del Codice renderà possibili - ha proseguito Albertoni - rappresentano un'ulteriore testimonianza della volontà del Governo di ridare slancio ad un settore duramente colpito dalla crisi ma che tuttavia ha ancora le potenzialità per rappresentare un asset nelle esportazioni. Più in particolare tali semplificazioni potenziano le possibilità di ripresa del mercato interno, che e' quello che negli ultimi anni ha subito la maggiore contrazione''.

Albertoni ringrazia il Premier Enrico Letta ''che questa mattina, nell'annunciare il provvedimento, ha confermato la sua presenza all'inaugurazione del Salone Nautico di Genova e il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ''che nel corso di questi ultimi mesi ha costantemente mantenuto un dialogo aperto con la nostra Associazione, rendendo così possibile l'approvazione di una serie di normative di grande utilità per la nautica italiana, e che aprirà il prossimo 3 ottobre il Forum Ucina".

Manuela Zucchini