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Porti, Nerli: Investimenti in infrastrutture fuori dal Patto di stabilità

Ribadita la rilevanza dell'autonomia finanziaria delle Autorità portuali

Roma, 11 maggio 2012 - Gli investimenti in infrastrutture devono restare fuori dal Patto di stabilità. Lo ha affermato il presidente di Assoporti, Francesco Nerli in occasione del suo intervento all'Assemblea Annuale di Espo che si è svolta a Sopot, in Polonia.

Nel corso del suo intervento, si legge in una nota, Nerli ha ripreso il tema dell'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, sottolineandone la rilevanza, al pari della necessità di favorire forme di Partenariato Pubblico-Privato (PPP). A questo riguardo, Nerli ha dichiarato, che "per attivare efficaci PPP, è necessario individuare una corretta ripartizione dei rischi economici tra l'investitore privato ed il soggetto pubblico. Ciò per evitare che quei rischi possano scaricarsi interamente sulla parte pubblica e sulla collettività".

Nerli ha concluso ribadendo la necessità di escludere dal Patto di Stabilità le risorse pubbliche destinate alle grandi infrastrutture. "Se l'Europa non deciderà di modificare il suo
avviso su questo argomento e sul 'fiscal compact' rischia di rendere impossibile la ripresa".

In occasione dell'Assemblea, è stato approvato all'unanimità il "Port Manifesto" dell'Organizzazione dei Porti europei dove sono esposte in sintesi le priorità dell'organizzazione. In particolare, sottolinea la nota, il "Manifesto" riassume gli elementi essenziali che "confermano l'importanza delle Autorità portuali, le quali devono essere messe in condizione di svolgere il loro ruolo rilevante, nonché di avere una reale autonomia finanziaria, al fine di garantire un'azione efficace di effettiva promozione degli scali, sia in termini di pianificazione degli investimenti, che in termini di sviluppo del retro porto e devono poter svolgere compiti di controllo sulle attività svolte in porto".

Nel documento è anche evidenziata "la necessità di evitare la proliferazione di altre entità o agenzie con competenze simili e l'opportunità che si forniscano soluzioni operative efficienti per i porti, abolendo pratiche restrittive e promuovendo la semplificazione delle procedure".

Fonte: TMNews