Porto di Napoli: al via la procedura di pre-cleaning
La sperimentazione dello sdoganamento in mare verrà avviata a metà dicembre
Roma, 28 novembre 2014 - Il Porto di Napoli si sta adoperando per recuperare competitività nell'ambito del trasporto merci.
Grazie all'accordo siglato tra l'Uffico Dogane Napoli 1 e la Capitaneria i Porto, infatti, dal prossimo 15 dicembre sarà avviata la sperimentazione dello sdoganamento in mare, conosciuto anche come pre-cleaning.
La procedura consentirà agli operatori commerciali di anticipare la presentazione della dichiarazione doganale trasmettendola all'Agenzia delle dogane prima ancora che la nave giunga in porto. In tal modo potranno essere effettuate subito le analisi dei rischi e, qualora non vengano riscontrati problemi, si potrà dare il via libera ai container non appena sbarcati, per far proseguire il viaggio delle merci.
In questo modo l'iter di sdoganamento, giacenza e consegna delle merci viene snellito ed i tempi nettamente ridotti.
L'accordo per l'avviamento della nuova procedura è stato reso possibile grazie alla sinergia degli attori istituzionali e privati coinvolti. In particolare, secondo quanto stabilito, la Capitaneria di Porto ricoprirà un ruolo fondamentale nelle attività, poiché metterà a disposizione del settore commerciale e dei suoi operatori gli strumenti e le procedure sinora usate per la sicurezza della navigazione.
L'impegno del Porto di Napoli nel tentare di essere maggiormente competitivo è giustificato dalle cifre che caratterizzano il settore logistico e portuale italiano. Non perdere terreno in tale ambito significa infatti riuscire a rimanere all'interno di un circuito economico che in Italia coinvolge 160.250 aziende e produce un giro di affari di 200 miliardi di euro, pari circa al 12,7 % del Pil nazionale. Senza contare che oltre 45.000 aziende sono localizzate proprio nel Sud Italia ed il 70% di queste è concentrato in Campania, Sicilia e Puglia. Recenti proiezioni del PON reti e mobilità stimano inoltre che nei prossimi 15 anni i grandi flussi internazionali di merci aumenteranno di almeno il 5,4% l'anno; un incremento che coinvolgerà inevitabilmente anche il nostro paese, visto che il 19% del traffico marittimo mondiale già passa per il Mediterraneo.